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Vendita Mukki, mister Granarolo: "Parole Renzi non sono endorsement"

Il presidente Calzolari: "E' ancora presto per definire strategie e per parlare di acquisto. Non c'è un prezzo o una base d'asta per la Centrale fiorentina. Ci sono solo volontà di raccogliere proposte e progetti"

Le parole del presidente del Consiglio Renzi? "Non parlerei di endorsement, ma di conoscenza reciproca maggiore. Ribadisco che Granarolo si era limitata a rispondere al bando del Comune di Pistoia, le reazioni a quel passaggio hanno avuto sia legittime difese territoriali che poco giustificabili battaglie di campanile. Ora ci sono le premesse per un dialogo più sereno". Così Giampiero Calzolari, presidente di Granarolo, in un'intervista rilasciata a 'Toscana 24', il dorso regionale online del 'Sole 24 Ore'. Il numero uno del colosso emiliano rivela che in casa Granarolo "ancora non abbiamo letto con attenzione il bando, lo conosciamo solo a grandi linee".

Per questo "è ancora presto per definire strategie e per parlare di acquisto. Non c’è un prezzo o una base d'asta per la Centrale fiorentina. Ci sono solo volontà di raccogliere proposte e progetti". Il riferimento è al prossimo 20 febbraio, data in cui il Cda della Centrale del latte andrà a vedere le proposte arrivate nella posta certificata di Mukki. Calzolari, a proposito di un'eventuale operazione in stile Cr Firenze-Banca Intesa, quote azionarie in cambio di posti nel board, non esclude nessuna ipotesi, anche se prima di tutto la priorità "è fissare i limiti. Parliamo di una realtà come Mukki che fattura attorno a 80 milioni di euro, e di un'altra, Granarolo, che ha superato il miliardo. Finora non abbiamo elementi per poter propendere per una strada o per un'altra". (Agenzia Dire)

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