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Economia Centro Storico / Piazza di Santa Croce

Crisi turismo: tour operator in piazza Santa Croce 

Marcheschi: "Categoria abbandonata"

Comparto del turismo in crisi profonda. Per questo ieri in centinaia sono scesi in piazza, come in altre città italiane, per chiedere maggiori sostegni e contributi economici. Il settore turistico in Italia conta 13mila imprese tra agenzie di viaggi, tour operator e organizzatori di eventi, occupa 80.000 addetti e genera un valore di 20 miliardi di euro. Davanti alla basilica di Santa Croce erano tutti distanziati "armati" di bagaglio e voce con cui hanno intonato l'inno d'Italia.
 
Secondo tour operator e agenzie di viaggio i provvedimenti presi dal governo centrale sono insufficienti anche alla luce del peso economico che questo reparto ha nella filiera toscana. 

Vengono chiesti aiuti più corposi fino a quando, si spera, nel 2021 si rimetterà in moto il settore dei viaggi. "Forse nel 2021 il turismo internazionale riprenderà- scrive la Federazione Imprese ed Associazioni Viaggio e Turismo (Fiavet) -, ma se lo Stato e la Regione non intervengono ora, negando il necessario sostegno alla locale industria dei viaggi, quando sarà possibile ripartire i grandi gruppi multinazionali prenderanno il loro posto".

“Ho telefonato all’assessore al turismo Ciuoffo per fissare un incontro con i tour operator della Toscana. Stamani (ieri per chi legge, ndr) ero in piazza con i 400 lavoratori delle agenzie di viaggio, una categoria abbandonata ma che genera economia. Loro sono il turismo ma hanno i conti in rosso a causa dell’emergenza-Covid -sostiene il Consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi)- I tour operator hanno bisogno di sostegni immediati e concreti. Dalla metà di giugno, con la cassa integrazione che termina, saranno costretti a licenziare i loro dipendenti. C’è bisogno di un fondo perduto per questa pandemia che di fatto ha cancellato tutte le prenotazioni turistiche”.

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