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TASI, Firenze rimandata a settembre, chi anticipa il contante?

Il Ministero fa slittare la scadenza della tassa, i comuni rischiano di restare scoperti

Il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan ha risposto con una nota all'indecisione che ha terrorizzato i conti dei comuni. Nei municipi italiani, che non hanno ancora deliberato le aliquote per la Tasi, il pagamento dell'imposta sui servizi indivisibili è rinviato a settembre. 

"Dopo aver incontrato l’Anci - spiegano da Roma - per venire incontro da un lato alle esigenze determinate dal rinnovo dei consigli comunali, e dall’altro all’esigenza di garantire ai contribuenti certezza sugli adempimenti fiscali, il Governo ha deciso che nei Comuni che entro il 23 maggio non avranno deliberato le aliquote la scadenza per il pagamento della prima rata della Tasi è prorogata da giugno a settembre. Per tutti gli altri Comuni la scadenza per il pagamento della prima rata della Tasi resta il 16 giugno".

Una scappatoia per i ritardatari? "A rimetterci sono i comuni più ligi" borbotta qualche sindaco che si trova a chiedere ai propri concittadini di pagare una tassa prima delle vacanze estive andando così ad incidere su un badget psicologicamente pesante. 

Problema: per almeno 3 mesi mancheranno i fondi ai comuni che contavano sul gettito in entrata, lo Stato dovrà anticipare per poi vantare credito verso le amministrazioni locali. Si tratta di circa 2 miliardi che, caso IMU fa scuola, dovranno arrivare da qualche altra voce. Quale? 

L'assessore Petretto precisa: "La Giunta di Palazzo Vecchio farà pagare la Tasi solo sulla prima casa, mentre seconde case ed attività economiche continueranno a pagare la vecchia IMU". 

Entro il 31 luglio, con i Bilanci preventivi comunali (approvazione dei quali non può superare il 31 luglio), si sapranno i valori delle aliquote previste per tutti e, con molta probabilità, la nuova scadenza sarà il 16 settembre. Ma si aspetta una delibera da Roma in merito.

Appena 800 comuni, su 8000 interessati, hanno già deliberato le aliquote da applicare e solo per questi 
ultimi la data di pagamento è e resta il 16 giugno.
 Firenze non ha ancora formalmente preso alcuna decisione e rientra tra le amministrazioni impegnate nelle Elezioni del 25 maggio.

Piero Fassino, presidente Anci si è detto soddisfatto per la decisione che porta "certezza per i comuni e per i contribuenti".

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