Sgravi fiscali per chi investe in pubblicità su testate online
La soddisfazione di Citynews. Lani: "Grazie alla lungimiranza di ministri come Luca Lotti"
Venerdì 13 ottobre il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che inserisce a pieno titolo le testate online nel provvedimento a sostegno dell'editoria che riconosce un credito d'imposta al 75% per le imprese e i lavoratori autonomi che investono in campagne pubblicitarie su quotidiani e periodici, emittenti tv e radio locali. L'agevolazione arriva al 90% se a investire sono piccole e medie imprese, microimprese e start-up innovative.
Ambienti USPI (Unione Stampa Periodica Italiana) e Citynews, in costante contatto con il Governo, hanno avuto modo di avere anticipazioni sul contenuto del decreto. Per il 2018 il fondo è stato stabilito in 62,5 milioni di euro, e gli oneri saranno recuperati da una corrispondente riduzione del "Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione".
A seguito di pressanti richieste delle organizzazioni di categoria, il Governo ha stabilito di rendere attivi gli sgravi anche per il 2017, solo per il periodo dal 24 giugno 2017 al 31 dicembre 2017. Per tale periodo la capienza del fondo è stata stabilita in 20 milioni di euro. Anche per questo periodo è stato stabilito che il credito di imposta potrà essere utilizzato sugli investimenti incrementali oltre l'1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Luca Lani, ceo Citynews, dichiara: "E' un giorno importante per l'editoria Italiana. Dopo un lungo braccio di ferro nel quale una parte del mondo editoriale tradizionale ha cercato di cancellare il digitale da questa importante normativa, il Governo ha invece deciso di ricomprenderlo. A questo si è arrivati grazie alla lungimiranza dei ministri competenti (Ministro onorevole Luca Lotti in particolare) e grazie al lavoro di persuasione svolto dall'USPI in rappresentanza di centinaia di testate digitali. Se da una parte è vero che il settore cartaceo ha sofferto una crisi rilevante, dall'altra parte il settore digitale rappresenta il futuro dell'industria dell'informazione e pertanto va anch'esso sostenuto. Questo è ancora più vero in questi recenti periodi dove la pervasività e la forza (anche commerciale) dei social network e dei giganti digitali statunitensi hanno reso molto piu fragili anche le realtà digitali. Il provvedimento quindi è un aiuto a tutte le imprese editoriali giornalistiche italiane che potranno avere maggiori risorse per poter aumentare qualità e per generare occupazione".