rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Sblocca Italia, Legambiente raccoglie sfida di Renzi, ecco i blocchi toscani

Viaggio nell’Italia bloccata: trasporti, bonifiche, opere di messa in sicurezza del territorio, depuratori, impianti per la gestione dei rifiuti

101 piccole e medie opere incompiute, utili al territorio e ai cittadini nel dossier #sbloccafuturo di Legambiente che raccoglie la sfida lanciata dal premier Matteo Renzi ai sindaci d’Italia per individuare procedimenti fermi da anni, per ritardi o inconcludenze di settori diversi della Pubblica Amministrazione.

Un primo blocco di 101 cantieri che ancora non hanno visto la luce per responsabilità diverse. I trasporti sono il punto debole: ferrovie, trasporti urbani, mobilità dolce, insieme alla messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico.

Legambiente sulla Toscana sottolinea la situazione tra Grosseto e Siena divise da un treno: da quasi un anno tra i due capoluoghi di Provincia viaggia solo un treno (lentissimo) per senso di marcia nell’orario tra le 7 e le 9. Dopo l' alluvione del 2013 che ha colpito le due province, la linea ha subito una sospensione e richiederebbe interventi per la messa in sicurezza dal costo di 3 milioni di euro. Non si hanno notizie o annunci di interventi per far tornare i treni, mentre rimane un sogno l'elettrificazione della linea che è ancora a binario unico e che però rappresenta una straordinaria risorsa per il futuro di territori che oggi non hanno alternative per muoversi al trasporto su gomma.

 Tram-treno della Piana a Firenze: Il progetto mostra una tipologia di trasporto originale per l'Italia, in corso di omologazione, ma ben presente nel resto d'Europa. La caratteristica principale è che il tram-treno può viaggiare sia su tracciati ferroviari che tranviari. Utilizzando i binari dedicati dei treni si riducono gli investimenti per la realizzazione dell’infrastruttura ma allo stesso tempo l’essere tram gli consente di garantire un servizio di collegamento nei centri urbani, dove è molto più alta la domanda di mobilità. Nel caso del tram treno della Piana si tratta di dotare l'area metropolitana di un sistema di mobilità collettivo, utilizzando in parte le infrastrutture ferroviarie esistenti. Il progetto prevede di cambiare la mobilità sulla direttrice Firenze-Prato-Pistoia.

Pontremolese, una ferrovia per collegare il Tirreno all’Europa. Il progetto di potenziamento con doppio binario della linea ferroviaria di collegamento tra la provincia di Parma con l’area tirrenica di La Spezia interessa un tratto di circa 64 km. E’ parte dell’asse ferroviario Brennero-Verona-Parma-La Spezia che collega la pianura Padana e l’Europa Centrale, passando per Toscana, Liguria, Emilia Romagna e offrendo un utile sbocco ai porti di Livorno e La Spezia. Si tratta di un progetto già presente nei piani FS negli anni '80, quando la Comunità Europea incluse questa tratta tra le strozzature da eliminare. Nel 2009 il CIPE approva il progetto preliminare con un’assegnazione di 234,6 milioni di euro e il governo nomina un commissario straordinario per l’opera. Nonostante i finanziamenti siano disponibili tutto è ancora fermo alla fase di progettazione preliminare.

Bonifiche, depurazione, riqualificazione urbana, sicurezza sismica, abbattimento di manufatti abusivi, impianti per chiudere il ciclo dei rifiuti. Nel decreto Sblocca Italia che il Governo ha annunciato per fine luglio per Legambiente dovranno trovar spazio regole e procedure per la realizzazione di opere la cui mancata realizzazione pesa negativamente sulla salute dei cittadini, sulla loro libertà di movimento, sulla possibilità di migliorare la qualità della vita, l’economia locale e nazionale.

“Non basta fare ‘tana libera tutti’ contro i lacci che imbriglierebbero il sistema. Perché alcuni di quei lacci hanno salvato l’Italia da ulteriori e più gravi disastri – così dichiara Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente - serve semplificare ma serve un sistema di controlli efficace, consolidato e di pari prestazioni su tutto il territorio. Bisogna assumersi la responsabilità di selezionare e scegliere quali siano i vincoli necessari e le semplificazioni utili a rilanciare il Paese, a fermarne il declino, a ricostruire un’Italia capace di futuro”.

 “Da questo racconto dell’Italia contemporanea, ma non moderna, emerge una vera e propria giungla di veti incrociati, di inadempienze, rimpalli e contenziosi, di pessima progettazione, che davvero mette la questione delle risorse all’ultimo posto della graduatoria degli impedimenti –sottolinea il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza-. Eppure questa macchina così efficace nel perseguire l’obiettivo del ‘blocco ad oltranza’ non è riuscita a risparmiare al Paese le assurdità del Mose o delle grandi navi nella Laguna di Venezia, del moltiplicarsi delle centrali a carbone o di autostrade inutili. Le fallimentari esperienze della legge sblocca centrali e della legge obiettivo hanno dimostrato che non servono leggi ‘liberatutti’. Serve piuttosto un disegno lungimirante ed innovativo capace di costruire intorno al risparmio di materia ed energia, intorno alla rigenerazione urbana, alla riduzione della dipendenza dal fossile, un new deal italiano capace di rilanciare il paese nella competizione internazionale e far recuperare il tempo perduto sul piano della ricerca, dell’innovazione, delle politiche industriali che producano lavoro qualificato. Insomma –conclude Cogliati Dezza-, perché Sblocca Italia diventi davvero #sbloccafuturo occorre che gli interventi normativi, le semplificazioni, gli standard di prestazione rispondano ad un chiaro disegno di trasformazione del paese nella direzione dello sviluppo di un’economia circolare e low carbon”.

Con la presentazione delle prime 101 opere #sbloccafuturo Legambiente propone una riflessione ed apre un tavolo di lavoro: “Chiediamo ai sindaci di aiutarci ad individuare tutti gli ostacoli che in Italia bloccano le opere utili per i cittadini ed il territorio, per proseguire insieme nella segnalazione al Governo Renzi di cosa davvero serve al Paese e apre nuove e significative prospettive di sviluppo”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sblocca Italia, Legambiente raccoglie sfida di Renzi, ecco i blocchi toscani

FirenzeToday è in caricamento