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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Risparmio: il Covid ha cambiato le abitudini dei fiorentini 

Secondo Bankitalia cresce la quota di risparmio di famiglie e imprese. Antonio Malpeli (Banca Generali Private): “Meglio evitare i depositi in conto corrente e pianificare il patrimonio a 360 gradi, proteggendo anche le imprese”

Incertezza, paura e preoccupazione per il futuro. Sono gli stati d’animo che caratterizzano da ormai un anno i risparmiatori fiorentini. È quanto emerge dagli ultimi dati rilevati da Bankitalia, secondo cui nel 2020 le famiglie del nostro territorio hanno accumulato sui propri conti corrente l’65,7% in più di denaro rispetto a quanto fatto nello stesso periodo del 2019.

Ma se risparmiare è una abitudine tutta italiana, è evidente che la pandemia sta spingendo in molti a sovraesporsi alla liquidità. “La pandemia spinge i risparmiatori a non investire – commenta Antonio Malpeli, Area Manager di Banca Generali Wealth Advisor nel Centro Italia". E aggiunge: “La crescita dei depositi sui conti rischia di tramutarsi in stallo e in perdita di opportunità dei mercato. Senza contare i costi di gestione dei conti correnti e le pressioni inflattive. In tal senso sarebbe opportuno condividere le scelte patrimoniali con professionisti per garantirsi la protezione del risparmio e allo stesso tempo la possibilità di selezionare le opportunità migliori per ognuno dei differenti profili”.
 

Il rapporto di Bankitalia

Anche il dato relativo al comportamento delle imprese di Firenze e provincia deve far riflettere. Sempre il report di Bankitalia evidenzia che nel corso del 2020 le aziende fiorentine hanno aumentato la propria esposizione alla liquidità del 22,8%. Una cifra notevole che di sicuro testimonia la volontà di attendere tempi migliori ma che di fatto significa rimandare gli investimenti alcuni dei quali, come quelli in infrastrutture digitali, potrebbero essere determinanti proprio per andare oltre la crisi economica generata dal Covid-19.
 

L’alternativa possibile: la ricetta di Banca Generali

“La clientela ci chiede protezione e anche nel caso di famiglie dalle esigenze più complesse e degli imprenditori è diventato sempre più urgente il bisogno di un metodo che tuteli il patrimonio nella sua complessità, non soffermandosi solo alla componente finanziaria, ma ampliando, invece, lo sguardo verso le proprietà immobiliari, spesso illiquide e con rendite insufficienti, o la sfera del patrimonio di impresa per gli imprenditori. Bisogna lavorare con famiglie e imprese per trovare i percorsi più efficienti e funzionali ai propri obiettivi riuscendo a valorizzare al meglio quanto costruito nel tempo” chiarisce Malpeli. Il mondo del risparmio e dell’impresa fiorentino, insomma, è davanti ad una sfida decisiva: vincerla vorrà dire avere via libera verso la ripartenza del Paese che finalmente potrebbe arrivare nei prossimi mesi.

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