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Economia

La Regione finanzia con 4,5 milioni di euro l’innovazione in dodici settori

La Regione darà 4,5 milioni di euro per finanziare l'innovazione. I fondi saranno destinati all'attività di trasferimento delle conoscenze e delle competenze scientifiche e tecnologiche al sistema delle imprese

Un nuovo tassello si aggiunge al complesso mosaico del sistema regionale dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, con il nuovo bando che finanzia l’attività dei Poli di innovazione. La Regione mette a disposizione dei soggetti che gestiscono i poli oltre 4 milioni e 500 mila euro complessivi, grazie a un mix di risorse regionali, nazionali e comunitarie (Prse, Fas, Fesr). Saranno destinati all’attività di trasferimento delle conoscenze e delle competenze scientifiche e tecnologiche al sistema delle imprese.


Il finanziamento previsto per ciascuno dei Poli che ne faranno richiesta (la domanda si può presentare fino al 20 aprile 2011) va da un minimo di 400 mila euro ad un massimo di 800 mila euro, secondo le dimensioni del polo (dimensioni legate al numero di imprese che vi aderiscono).
“E’ un nuovo passo avanti – spiega l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini – nel processo di riorganizzazione e razionalizzazione de l sistema dell’innovazione e del trasferimento tecnologico nella nostra regione. Si tratta di un passaggio essenziale per l’economia toscana e su questo stiamo concentrando sforzi e risorse, perchè siamo consapevoli che, dalla crisi, si può uscire solo premendo l’acceleratore sull’innovazione e sulla qualificazione del sistema produttivo”.


I Poli di innovazione la cui attivazione è resa possibile dal bando, sono in tutto 12, uno per ciascuno dei settori d’intervento individuati dalla Regione: moda, cartario, lapideo, nautico, mobile e arredamento, tecnologie per le energie rinnovabili e risparmio energetico, scienze della vita, ICT telecomunicazioni e robotica, nanotecnologie, tecnologie per la città sostenibile, optoelettronica e spazio, meccanica (automotive e trasporti). “I Poli – spiega l’assessore – saranno i soggetti di riferimento per l’attuazione dei Pis, i piani integra ti di sviluppo previsti dal Prs (piano regionale di sviluppo), per quel che riguarda in particolare innovazione e trasferimento tecnologico”.


I Poli di innovazione sono delle “piattaforme per il trasferimento tecnologico”, vale a dire reti tra centri servizi, organismi di ricerca, università e imprese afferenti al medesimo settore, che hanno il compito di favorire : trasferimento di conoscenze da mondo della ricerca, università e imprese, mediazione tra ricerca, conoscenza e impresa anche tramite l’acquisizione di servizi qualificati, forme di cooperazione tra imprese e tra imprese e organismi di ricerca, potenziamento e qualificazione del ruolo dei centri servizi.
 

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