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Economia

Dal 2007 quasi raddoppiati poveri assoluti 

Il vice ministro Giro: "Invertire trend"

Presentato questa mattina dall'assessore regionale al Welfare Stefania Saccardi, assieme al vice ministro degli Esteri Mario Giro, il rapporto sulla povertà in Toscana. Cosa emerge? La Toscana sta meglio rispetto alla media nazionale: 5 per cento di famiglie in povertà relativa, mentre la la media nazionale è del 10,4 per cento. Inoltre la povertà assoluta, secondo i dati Istat, si ferma in Toscana al 3,2 mentre la media nazionale è di 6,8 per cento al 2015. L'area della povertà assoluta in Toscana è dunque stimabile a 53 mila famiglie ed a 119 mila persone, con una crescita della povertà su base familiare dal 2 per cento al 3,2% per quanto concerne il lasso di tempo dal 2008 al 2015, stima Irpet. In tutta la regione ammontano al 7% le persone che vivono in un condizione di deprivazione materiale. 

 "Bisognerebbe invertire il trend- fa notare il numero due della Farnesina-. Con la nuova legge sul reddito di inclusione, che si accoppia a programmi regionali già in atto, si può avere un forte impulso, soprattutto per quanto riguarda la questione degli alloggi e per quanto concerne il tema delle famiglie numerose". Oltre alla povertà assoluta c'è un'area grigia di indigenza relativa che tocca il 5% dei cittadini toscani che vantano una condizione economica Isee inferiore ai 6 mila euro l'anno. "Ci inquieta il trend in aumento- chiarisce Saccardi-. Di fatto, oggi noi dobbiamo fare i conti con una fascia di povertà ormai endemica e strutturata nella società. Di mobilità sociale ce n'è molta meno. Le istituzioni, pertanto, devono su questo provare a calibrare le proprie politiche". Peraltro, è l'erosione della classe media il dato più significativo. "Chi fino a non molto tempo fa aveva mezzi di sostentamento sufficienti a garantire una vita dignitosa alla propria famiglia- evidenzia Saccardi-, oggi si trova nei luoghi di accoglienza, nei circuiti di aiuto alimentare". Dinanzi a queste nuove emergenze, la politica deve riprogrammare gli interventi. Cosa che sta già facendo, spiega la titolare della delega al Welfare della Giunta toscana. 

"Il governo Renzi ha fatto moltissimo, stabilendo una misura generale contro la povertà, soprattutto il reddito di inclusione (Rei) abbraccia un numero di famiglie molto più grande del Sia. È una misura imponente- aggiunge- col coinvolgimento forte delle stesse amministrazioni comunali". Una quota compresa fra il 10 e il 25% di risorse, effettivamente, è destinato al rafforzamento dei servizi territoriali. "Salutiamo con grande soddisfazione- conclude- il fatto che il governo abbia messo in campo un impegno così importante sulla povertà". 
 
  "Ci inquieta il trend in aumento- chiarisce Saccardi-. Di fatto, oggi noi dobbiamo fare i conti con una fascia di povertà ormai endemica e strutturata nella società. Di mobilità sociale ce n'è molta meno. Le istituzioni, pertanto, devono su questo provare a calibrare le proprie politiche". Peraltro, e' l'erosione della classe media il dato più significativo. "Chi fino a non molto tempo fa aveva mezzi di sostentamento sufficienti a garantire una vita dignitosa alla propria famiglia- evidenzia Saccardi-, oggi si trova nei luoghi di accoglienza, nei circuiti di aiuto alimentare". Dinanzi a queste nuove emergenze, la politica deve riprogrammare gli interventi. Cosa che sta gia' facendo, spiega la titolare della delega al Welfare della Giunta toscana. 

 

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