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Economia

Publiacqua: perdite della rete al 44%. E le tariffe salgono

L'Authority idrica regionale ha approvato il piano economico-finanziario al 2023 che mira all'equilibrio della gestione. Chiesta la deroga sulla sostituzione dei contatori

L'Autorità nazionale di regolazione del settore, Arera, ha dato il via libera alle tariffe 2020-2021 del gestore idrico Publiacqua, elaborate dall'Autorità Idrica toscana (Ait) che in un comunicato - in cui non dà però conto delle nuove tariffe - esulta: "L'approvazione di Arera è il riconoscimento del corretto lavoro di Ait e della giusta scelta operata dai sindaci dell'Ait, che ogni volta cercano di operare in favore della comunità toscana".

La delibera approvata da Arera il 16 febbraio 2021 - spiega T24-il Sole 24 Ore - si riferisce al periodo 2020-2023, visto che quattro anni è la durata del piano economico-finanziario di Publiacqua elaborato per "ripristinare le condizioni di equilibrio economico-finanziario della gestione, coerentemente con gli interventi programmati dall'ente di governo dell'ambito", si legge nel documento.

Le tariffe idriche vedono l'applicazione del moltiplicatore 1,021 nel 2020; del moltiplicatore 1,031 nel 2021; del moltiplicatore 1,042 nel 2022; del moltiplicatore 1,052 nel 2023. Inoltre l'Autorità Idrica Toscana "in una logica di sostenibilità delle tariffe applicate all'utenza e comunque nel rispetto dell'equilibrio economico finanziario della gestione" ha indicato le singole componenti di costo che non ha ritenuto di coprire integralmente e proceduto a spostare dopo il 2023 i conguagli riferiti al periodo 2020-2023 (fissati in un massimo di 35,7 milioni).

Riguardo agli obblighi di qualità tecnica e contrattuale, riporta ancora T24 - il Sole 24 Ore, per "consentire un rafforzamento del processo di risanamento e di ammodernamento delle infrastrutture idriche relative al gestore e un adeguato svolgimento dei servizi resi all'utenza", Publiacqua dovrà ridurre le perdite idriche (che nel 2019 erano al 44%) del 4% nel 2021 e dovrà migliorare le interruzioni del servizio, la qualità dell'acqua erogata e migliorare del 10% l'adeguatezza del sistema fognario misurata da tre indici.

Lo schema tariffario proposto dall'Ait si basa su "un elevato fabbisogno di investimenti (ivi inclusi quelli che si prevede di realizzare con contributi a fondo perduto già stanziati ed effettivamente disponibili) per il quadriennio 2020-2023 in rapporto alle infrastrutture esistenti". E per evitare di aumentare ancor più la tariffa, Ait ha chiesto anche, in accordo con Publiacqua, una deroga ai termini fissati dal ministero per la sostituzione dei contatori dell'acqua vetusti, dietro impegno del gestore idrico ad avere nel 2023 circa il 90% dei contatori con età uguale o inferiore a dieci anni.

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