Dpcm: la protesta dei tassisti a clacson spiegati / VIDEO
Chiesti aiuti concreti al Governo e alla Regione Toscana
Centinaia di tassisti in corteo stamani nelle vie del centro storico di Firenze, per protestare contro l'ultimo Dpcm e l'attuale gestione dell'emergenza economica connessa alla pandemia.
"Si tratta di una protesta partita dalla base - spiega il tassista Tiziano Barchelli - non ci sono sigle sindacali né politiche. La misura è colma, bisogna che le istituzioni agiscano subito".
Al Comune, i tassisti chiedono maggiore vigore nel contrasto agli abusivi. Alla Regione Toscana, di poter essere integrati nel trasporto pubblico locale e di sbloccare i voucher per i cittadini che necessitano di spostarsi: donne in gravidanza, anziani, famiglie in difficoltà. "Così ci aiutamo entrambi" chiosa Barchielli.
Sempre alla Regione, i tassisti chiedono contributi a fondo perduto. C'è poi la richiesta di "smetterla con i click day" e, al Governo, provocatoriamente, "di chiuderci, se deve andare avanti così, perché siamo a incasso zero ma non possiamo chiudere di iniziativa, essendo considerato servizio pubblico".
"Noi oggi protestiamo così, rumorosamente ma pacificamente - dice un tassista che partecipa al corteo, abbassando il finestrino- perché siamo lavoratori e padri di famiglia con la testa sulle spalle. Noi non spacchiamo le vetrine ma è ora che ci ascoltino perché il tempo sta davvero per scadere".
"E speriamo che gli indennizi promessi ieri da Conte col Dl ristori arrivino realmente, presto e siano davvero commisurati alle necessità" chiosa il tassista.
Partito dall'Isolotto, il serpentone di taxi è entrato in centro da San Frediano. Poi, dopo una 'sosta scenografica' in piazza della Signoria, è ripartito alla volta del Piazzale.