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Economia

Olio toscano, il nuovo raccolto è ottimo: "Qualità e quantità sulle nostre tavole"

Previsioni di crescita, ma importeremo comunque dall'estero. E il Covid? "Per fortuna non ci ha danneggiato"

Più olio, più buono e sano. La campagna è iniziata da qualche settimana ma ci sono tutti i presupposti per dire che l'annata 2020 dell'oro giallo sarà di qualità e quantità importanti. Il raccolto toscano torna su livelli buoni e promette di diffondersi sulle tavole più del 2019. A confermarlo è il portavoce del consorzio dell'olio extravergine toscano Igp, Christian Sbardella.

"L'annata in Toscana è partita decisamente bene sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo. Il contesto è sano, l'oliva perfetta da punto di vista fitosanitario. L'anno scorso il raccolto fu dimezzato rispetto a quello precedente, quest'anno avremo una crescita del 20-25%, che equivale a circa 100 mila quintali. L'olio Igp toscano rappresenta un 15-20% del mercato e quindi ci auguriamo che la crescita sia proporzionata anche per il prodotto di qualità migliore". 

Quali sono le caratteristiche che rendono l'olio 2020 migliore?

"Il clima di quest'anno non ha risentito dei cambiamenti, il tempo è stato molto simile a quello che c'era una volta in Toscana. Da gennaio febbraio non ha fatto freddo ma l'importante è che ci sia stato un buon apporto idrico durante la primavera. Questo ha permesso una corretta fioritura con temperature idonee, senza sbalzi o stress. Le temperature estive, poi, hanno tenuto a bada il patogeno più temuto: la mosca. E infine un ottobre fresco ha favorito la qualità ideale. Quest'anno avremo oli puliti e freschi".

Una maggiore produzione significa che faremo minor ricorso a oli provenienti da altre regioni d'Italia o da altre nazioni?

"Avremo certamente più olio toscano, che rappresenta il 3,5% dell'olio italiano, ma i numeri di oggi sono ancora lontani dalla produzione toscana: ad oggi l'Italia non è autosufficiente per l'olio. Quindi dovrà comunque esserci approvvigionamento italiano e dall'estero"

Un consiglio al consumatore per orientarsi?

"Passate qualche minuto in più davanti a uno scaffale per leggere le etichette e scegliere l'olio italiano e meglio ancora toscano e Igp. No agli acquisti compulsivi o impulsivi per il basso prezzo".

L'olio costerà di meno o di più?

"L'olio non risente molto delle fluttuazioni dei quantitativi prodotti: il prezzo sarà più o meno stabile. Si potranno forse strappare prezzi migliori all'origine, fra gli 8 e i 9 euro, che poi si riflettono su mercato con una forbice che andrà da 12-13 euro al litro fino a 20".

L'emergenza Covid ha in qualche modo influenzato il raccolto di quest'anno?

"Per fortuna no, facendo gli scongiuri fino ad ora non ha dato alcuna limitazione. Ovviamente i frantoi hanno adottato le misure di protezione e i vari protocolli sanitari. Il fatto che l'attività si svolga all'aperto favorisce molto, ma certo il momento sociale del raccolto viene un po' a mancare". 

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