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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Nuovo Pignone, accordo da 400 milioni: "Aumenterà produzione e lavoro"

Firmato a Roma accordo strategico: "+50% di produzione in Italia e 600 milioni di ricadute sull'indotto"

Investimenti complessivi fino a 400 milioni di euro, la Nuovo Pignone che annuncia di aumentare del 50% la produzione in Italia, con ricadute sull'indotto pari a oltre 600 milioni di euro. Sono le previsioni dell'accordo 'Galileo', firmato oggi a Roma da Enrico Rossi,  presidente della Regione Toscana, e Carlo Calenda, ministro dello sviluppo economico, alla presenza del presidente di Nuovo Pignone Massimo Messeri.

L'azienda attiverà subito una prima tranche di investimenti di 200 milioni di euro, che finanzieranno il programma di ricerca e sviluppo della Nuovo Pignone (controllata dall'americana General Electric Oil&Gas) nel settore delle turbine a gas.

L'accordo prevede lo sviluppo in Italia di innovative turbine a gas e compressori centrifughi, con potenza tra 5 e 65 MegaWatt, e di tecnologie di digitalizzazione per l'intero ciclo di vita dei prodotti, per ottimizzarne prestazioni e vita operativa.

La firma di oggi ha riguardato una parte di 'Galileo', cioè il cofinanziamento dei primi 3 dei 5 progetti da 40 milioni ciascuno che ne costituiscono il totale. Il contributo pubblico per i primi tre progetti è di 38 milioni di euro, 24 dal ministero e 14 dalla Regione Toscana.

Si stima che la ricaduta sull'indotto sarà pari a 640 milioni di euro, mentre l'azienda ha annunciato investimenti complessivi fino a 400 milioni.

Nuovo Pignone ha annunciato non soltanto l'intenzione di aumentare del 50% la produzione in Italia, ma anche di incrementare il fatturato di 1,5 miliardi di euro in 5 anni e di formare una nuova generazione di ingegneri specializzati nella progettazione di tecnologie d'avanguardia e nell'industrializzazione territoriale.

"In Toscana non abbiamo solo paesaggi splendidi, bellezze artistiche e buon vivere, ma ci sono anche ricerca, industria, produzione e lavoro – commenta Rossi -. Grazie a questo accordo la Toscana diventa il cuore della produzione mondiale di turbine e compressori, venduti in tutto il mondo e prodotti qui da noi”.

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