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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Mutui, rincari record: +45%. L'incubo del tasso variabile

Salasso sui mutui per la casa per l'innalzamento dei tassi d'interesse: le famiglie rischiano 3 miliardi di rincari (e una raffica di pignoramenti)

Il costo della rata sul mutuo a tasso variabile è esploso, riporta La Repubblica Firenze. Si parla di una crescita del +45% per chi il mutuo l'aveva appena siglato per comprarsi la casa, e fino a poco meno del 30% per chi ha già saldato i primi 13-14 anni di uno a 25 anni. Così, sui 23,7 miliardi di stock di mutui toscani (calcolati dalla società di mediazione creditizia del gruppo Tecnocasa, Iüron Partner, su dati Banca d'Italia), poco meno di 11 miliardi sono colpiti dal rialzo, ovvero quelli ancora a tasso variabili, il 46% ( gli altri sono a tasso fisso).

Un salasso, il rialzo delle rate, che potrebbe costare alle famiglie che avevano optato per il tasso variabile fino a 3 miliardi di euro. Con conseguenze pesanti, sottolinea La Repubblica. Perché se tutto cresce: tassi, costo dei beni primari e non per via dell'inflazione, gli stipendi sono rimasti gli stessi. E quindi pagare la rata, scoppiata, può diventare difficile, quasi impossibile per alcuni. Col rischio di dover rinunciare alla casa, svendere, per non subire un pignoramento.

Per un mutuo da 130mila euro in 25 anni siglato nel 2022, ad esempio, il costo mensile è passato da 400 a 650 euro. Uno da 160mila euro in 25 anni (tra i più richiesti a Firenze per Kìron Partner) da 603 a 844 al mese. Un salto importante, che si scontra con stipendi stazionari e che ha effetti a cascata sulle richieste fatte alle banche, sulle difficoltà giornaliere, sulla programmazione, sul mercato immobiliare.

Un toscano su due ha un mutuo o un prestito: Toscana prima in Italia per crediti rateali attivi

Per il 2023, ipotizza Kìron Partner, ci sarà un volume di mutui di poco inferiore al 2022 e più trasformazioni del mutuo verso il tasso fisso. Alla fine del 2021 il variabile aveva un tasso allo 0,6%. Poi l'impennata, fino al 4%, quanto il fisso. Ora non sempre semplice da ottenere. Né è scontato che porti effettivamente dei benefici, perché - spiega La Repubblica - la surroga blocca la rata alla situazione attuale. Non la riporta a quella di prima. Intanto nei primi 3 mesi del 2023 la domanda di mutui è diminuita del 25-30% ma i prezzi delle case non si sono abbassati.

Il calo di domanda era già iniziato nei mesi scorsi: da gennaio a settembre 2022, in Toscana, le erogazioni sono state pari a 3,2 miliardi, -8,9% sul 2021. Una flessione maggiore del -6,7% nazionale, ma con un importo medio finanziato più alto rispetto alla media, con 137.835 euro nel terzo trimestre, e con solo 3 province (Lucca, Pistoia e, seppur in modo minore, Arezzo) che hanno "resistito" in positivo.

A risentire di più della situazione, conclude La Repubblica, sono i giovani che avevano sfruttato la garanzia dello Stato la quale, in alcune banche, prevedeva quasi esclusivamente il tasso variabile. Ma se per avere un mutuo di 130 mila euro, prima uno doveva guadagnare 1.560 euro, ora ne servono 2.300. Chi ci perde, quindi, è chi ha redditi più bassi, meno garanzie e, di rimando, le contrazioni maggiori sul mercato sono sugli immobili di scarsa qualità o di zone molto popolari. Quelli di pregio hanno ancora tempi di vendita veloci. Ecco perchè alcune banche ipotizzano di allungare le durate dei mutui, come si faceva anni fa, arrivando a 40 anni.

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