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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Migrazione cinese, così Prato avrebbe resistito alla crisi

Thierry Mariani presidente della Commissione migrazioni, rifugiati e profughi del Consiglio d'Europa ha visitato il Macrolotto

Thierry Mariani è il presidente della Commissione migrazioni, rifugiati e profughi del Consiglio d'Europa e ha visitato il Macrolotto compiendo un tour di una ditta orientale durante il turno di riposo. Mariani ha incontrato poi vicesindaco e Prefetto prima di vedere nel pomeriggio il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, sul tavolo i dati relativi alla migrazione cinese a Prato. 

Il presidente Mariani ha parlato di Prato come di un esempio unico in Europa di una così grande concentrazione di cinesi in una città di medie dimensioni, ma anche di "una opportunità e di una sfida per affrontare insieme e risolvere il problema della sicurezza". Il presidente della Commissione migrazioni ha detto che "la Regione Toscana dopo la tragedia del dicembre scorso ha preso misure giuste per l'assunzione dei controllori e al tempo stesso continua il lavoro di Comune e Provincia sul territorio. Così credo che riusciremo a risolvere il problema. L'immigrazione cinese, che è pacifica e che non pone problemi di ordine pubblico, occorre vederla come un'opportunità anche perché la Cina è uno dei più grandi mercati mondiali e tutti quelli con cui ho parlato stamani a Prato sono stati concordi nel dirmi che la città è riuscita a resistere alla crisi anche grazie ai cinesi".     

"Intendiamo agire con gradualità per bonificare il Macrolotto perché diventi un colosso legale del tessile, un distretto produttivo come in Toscana ce ne sono tanti. Su una cosa non intendo transigere: gli imprenditori cinesi devono capire che si deve lavorare in sicurezza e che non si può mangiare e dormire nello stesso posto in cui si lavora. I 74 ispettori della sicurezza che abbiamo assunto servono a verificare che queste condizioni minime ci siano: su questi punti o ci si mette in regola o non si sta in Toscana" così Enrico Rossi. Nel corso del colloquio Rossi ha parlato della necessità di una legge nazionale per favorire l'emersione, dell'opportunità di premiare gli imprenditori virtuosi, della necessità di stabilire per legge un salario minimo per i lavoratori, dicendosi convinto che si debba intervenire con serietà e gradualità, senza "girare la faccia dall'altra parte" o pensare che le cose si possano risolvere da un giorno all'altro.

"Credo – ha concluso il presidente Rossi – che lo Stato non abbia ancora compreso bene la portata di questo problema e da Roma mi aspetterei di più di quanto fatto finora. Siamo all'emergenza umanitaria e sotto il profilo della sicurezza. Non servono spot ma una presenza più assidua e costante. A Palazzo Chigi ci hanno detto che sarebbero tornati a Prato e nel frattempo noi abbiamo fatto accordi con Prefetture e Procure e siamo andati avanti con il nostro progetto".

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