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Il risveglio del mercato più antico

San Lorenzo torna pian piano a vivere: +20% di presenze al piano terra del Mercato Centrale. Manetti: "Ci stiamo avviando alla normalità"

Il piano terra del Mercato Centrale torna a poco a poco a vivere e a fare da traino a tutto il quartiere di San Lorenzo.

I clienti stanno tornando, insieme a tanti fiorentini, da San Casciano, dal Mugello ma anche da Scandicci e Sesto. E non sono mancati i primi turisti italiani che non volevano andare via da Firenze senza aver visitato il suo mercato più antico.

Dallo scorso weekend, il piano terra del Mercato Centrale ha cominciato così la sua lenta salita verso il ritorno alla normalità contando un 20 per cento in più di presenze.

“La prima settimana subito dopo la fine del lockdown – spiega Massimo Manetti, presidente del Consorzio del Mercato Centrale – è stata tremenda, abbiamo continuato a lavorare con le spese a domicilio e alcuni dei pochi residenti rimasti nel centro. Ma dallo scorso weekend abbiamo visto un miglioramento e abbiamo calcolato un 20 per cento di presenze in più".

"Si tratta di una ripresa che sarà lenta e difficile per noi come per tutti - prosegue Manetti - ma noi continueremo a garantire, come abbiamo fatto durante il coronavirus, un servizio a tutta la città sia ai nostri banchi che attraverso il servizio di spesa a domicilio gratuita”.

Infatti, il piano terra del Mercato Centrale anche durante l’emergenza sanitaria ha continuato a garantire un servizio a tutta la città con 50 botteghe aperte. Con la fine del lockdown sono 85 su 100 i banchi aperti.

“Tanti di noi si sono fatti in quattro – riprende Manetti – per consegnare le spese a domicilio gratuite anche fuori Firenze. Siamo orgogliosi dei nostri 146 anni di storia e dei nostri 85 banchi che continuano a tramandare la tradizione fiorentina”.

Sono oltre ventimila le spese consegnate a domicilio nei primi due mesi di lockdown con una media di 400 consegne al giorno.

E’ il bilancio del piano terra dello Storico Mercato Centrale che è riuscito a trasformare un momento di crisi in un’opportunità. Lo storico mercato di San Lorenzo, infatti, è riuscito a organizzare nel giro di 24 ore dall’annuncio del lockdown il servizio di consegna porta a porta garantendo tutti i beni di prima necessità a circa 400 fiorentini ogni giorno.

Ben ventimila le persone servite nell’arco dei primi 50 giorni. 37, su un totale di 98, le botteghe del piano terra che hanno aderito.

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