Ricavi per centinaia di milioni, ma briciole ai lavoratori: sciopero alla Engineering
A Firenze impiegate 600 persone, 10mila in tutta Italia: “Contratto integrativo fermo al 2009”
Adesioni alte a Firenze, attorno all'80%, allo sciopero di 2 ore dei lavoratori del gruppo Engineering per il contratto integrativo, il cui ultimo rinnovo risale al 2009. A Firenze, dove gli occupati del gruppo sono circa 600, si è svolto anche un presidio questa mattina, dalle 10 alle 11, davanti alla sede di via Torre degli Agli (l’altra sede fiorentina è in via delle Porte Nuove).
Lo sciopero, il primo di un pacchetto di 14 ore, era stato proclamato a livello nazionale da Fim, Fiom e Uilm. L’azienda, attiva nel settore dei servizi informatici per le imprese, conta complessivamente circa 10mila occupati in Italia (ci sono poi anche sedi all'estero).
I sindacati e i lavoratori, a fronte di ricavi crescenti, chiedono che parte dei guadagni accumulati dalla multinazionale siano distribuiti anche ai lavoratori, da comprendere nel rinnovo del contratto integrativo (tra le richieste l'aumento del buono pasto da 5,5 euro a 7 euro e maggiori indennità per le trasferte).
“L’azienda ha manifestato la totale indisponibilità a discutere delle richieste economiche su premio di risultato, welfare, buoni pasto, trasferte. Ci hanno detto che vogliono un ‘contratto a costo zero’. Un atteggiamento inaccettabile se si considera che l’integrativo è fermo da 10 anni e che nel frattempo l’a.d. del gruppo, Paolo Pandozy, annuncia ricavi in crescita del 15% nel primo semestre 2018, a 544 milioni, e parla di ‘bilancio entusiasmante’ - dichiarano Simone Mannini (Fim Cisl) e Attilio Barucchi (Fiom Cgil) –. I lavoratori hanno contribuito a questi risultati e chiediamo dunque che ne possano godere anche i benefici, così che ad ‘entusiasmarsi’ non siano solo gli azionisti”.
Per domani a Roma intanto è stato convocato il coordinamento sindacale unitario del gruppo, mentre giovedì 27 è fissato un nuovo incontro con l’azienda, sempre nella capitale.
