Inflazione: crolla il potere d'acquisto delle famiglie toscane / VIDEO

Crollo del potere d'acquisto per 1,2 milioni di lavoratori dipendenti: 1.870 euro l'anno di media. Ma anche un'impennata del 116% sui costi energetici per le famiglie, che, in termini assoluti, si traduce in 1.560 euro in più all'anno. Ancora: c'è il carrello della spesa per i beni alimentari che sale del 10% (con il paniere mensile aumentato di 52 euro) e la rata del mutuo per la casa che fa un balzo di 218 euro. E' questo l'impatto dell'inflazione regionale (stimata all'8,7% a settembre) sui toscani, secondo il dossier condotto da Ires Toscana e dal centro studi della Cgil. "Stiamo attraversando una tempesta perfetta. Aumentano i prezzi, rallentano i consumi e la crescita economica". In pratica, viaggiamo verso una "stagflazione asimmetrica, che agisce più sui redditi più bassi che su quelli alti", osservano sindacato e ricercatori dopo aver illustrato il quadro generale delle criticità. 

Con l'inflazione all'8,7% in Toscana "per i circa 1,2 milioni di lavoratori dipendenti siamo già di fronte a una perdita di potere d'acquisto pari a 2,15 miliardi, equivalenti a 1.870 euro medi". Tradotto per macrosettori, 1.277 euro per un lavoratore agricolo full-time, tra 1.800 e 1.900 nelle costruzioni e nei servizi e oltre 2.100 euro per le figure a tempo pieno impiegate nel settore dell'industria in senso stretto. E non finisce qui, perché Ires e Cgil guardano ai prossimi mesi con ancora più preoccupazione: "E' plausibile prevedere- sostengono- un'ulteriore crescita dell'inflazione a fine anno sino al 9,2%. In tal caso, la perdita potenziale di potere d'acquisto potrebbe superare agilmente quota 2.000 euro netti", per 2,4 miliardi complessivi.

Inflazione e caro bollette, allarme della Confesercenti: "Oltre 1300 euro di spesa in meno a famiglia"

Si tratta di una "sorta di maxi tassa silenziosa, invisibile" che "determinerà, è questa la nostra previsione, anche un problema di fondo sui rinnovi dei contratti", spiegano. Secondo lo studio, la perdita del potere d'acquisto, in primo luogo, è determinata dai costi energetici, quindi dal caro bollette. Tra 2020 e 2022, il costo medio annuale delle utenze di luce e gas per una famiglia toscana è passato da 1.340 euro a circa 2.900 euro previsti a fine 2022. Si tratta di un incremento del 116%, pari a 1.560 euro, che determina "una situazione storicamente senza precedenti". A rendere ancora più difficile il quadro c'è poi l'incremento, superiore all'inflazione totale, del costo dei generi alimentari, stimata a settembre intorno al 10,5%. Per una famiglia composta da due adulti e due bambini, i 500 euro di spesa mensile calcolati nel 2021 per l'acquisto dei generi alimentari, pesa 52,5 euro a settembre 2022.

Inflazione: il carrello della spesa costerà oltre 500 euro in più a famiglia

Altro elemento di preoccupazione, infine, riguarda il settore del credito. "La fine della politica monetaria espansiva da parte della Bce, e il conseguente doppio aumento dei tassi di riferimento a luglio e settembre 2022, rendono molto più difficile e costoso per le famiglie l'accesso al credito prima casa". Stando al tasso medio praticato dalle maggiori 15 banche presenti in Toscana, a fine settembre il tasso su un mutuo trentennale da 200.000 euro per la prima casa risulta del 3,6%, contro l'1,51% del primo trimestre 2022. Si tratta di un aumento di 218 euro della rata media mensile. Stessa cosa, spiegano i tecnici di Ires, per i mutui a tasso variabile che, già nei mesi scorsi, si sono allineati su questa dinamica, aumentando la rata mensile di circa 200 euro. Sul futuro, inoltre, Federconsumatori, presente al tavolo con la Cgil, mette in guardia dalla scadenza che incombe sul mercato tutelato del gas, fissata il primo gennaio 2023. "Se non verrà prorogato, Arera non sarà più in grado di adottare provvedimenti per il contenimento del prezzo".