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Tassa casa, arriva l'emendamento: l'Imu sarà dilazionata in tre rate

Presentato stamani un emendamento al dl fiscale su quando si pagherà l'imposta municipale unica. Tre le rate: giugno, settembre e conguaglio prima di Natale

Questione Imu, dopo le cifre e le percentuali, oggi il Parlamento ha fatto chiarezza sulla metodologia di pagamento di quell’imposta che, fino a quattro anni fa, era chiamata Ici. La novità riguarda un emendamento ad dl fiscale presentato dal relatore Gianfranco Conte, approvato in commissione Finanze della Camera.

QUANTO - Nella prima e la seconda rata si pagherà, per ciascuna della tranche, un terzo dell’imposta calcolata applicando l'aliquota di base e la detrazione previste. Queste rate si pagano il 16 giugno e il 16 settembre. La terza rata invece,  fissata al 16 dicembre, è a saldo dell’imposta complessivamente dovuta per l’intero anno con conguaglio sulle precedenti rate.

FIRENZE – La Giunta di Palazzo Vecchio da qualche settimana ha diffuso i parametri che applicherà per la definizione dell’Imposta municipale unica. Per la prima casa i residenti pagheranno un’aliquota dello 0,4%, rispetto all’Ici del 2007 che era dello 0,6%. Mentre su seconde case e negozi lo scaglione si attesterà allo 0,99%. La stangata arriverà sulle seconde case sfitte, qui si pagherà il massimo ben 1,06%. Renzi ha definito questa manovra una sorta di mini-patrimoniale. Se infatti per la prima casa il Comune ha lasciato invariati le percentuali stabilite dal Governo, per la seconda, la terza, le case sfitte e le strutture commerciali, l’asticella è salita e non poco. Una chiara strategia politica, nel segno della lotta alla rendita; in pratica si tratta di andare a pescare più risorse da mettere in cassa dove il bacino è più ampio. Ma c’è un però, una sorta di sconto. Chi deciderà infatti di affittare la seconda casa a canone concordato, godrà di un rimborso del 50% su un’aliquota dello zero e settantasei percento.

AGEVOLAZIONI - Le agevolazioni Imu sulla prima casa, secondo quanto previsto dall’emendamento del relatore al dl fiscale, si applicheranno solo sull’abitazione dove il contribuente “e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente” e “si applicano per un solo immobile”.
 

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