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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Imprese, Toscana terra di stranieri

La regione con la percentuale più elevata per attività condotte da non italiani

In Italia le imprese guidate da stranieri sono più di mezzo milione; di queste circa una su dieci si trova in Toscana, dove al 31 dicembre 2015 se ne contavano 52.147. Lo rileva Unioncamere Toscana nell’ultimo report, realizzato sulla base delle informazioni disponibili nel Registro delle imprese delle Camere di Commercio. La componente straniera dell’imprenditoria acquista dunque sempre più spazio nel panorama nazionale, ed ancor più in Toscana: nell’ultimo quinquennio, in regione, il numero delle aziende capitanate da immigrati è cresciuto ad un ritmo di circa il 5% all’anno (+4,6% nel 2015), e la percentuale di imprese condotte da imprenditori non italiani ha raggiunto il 12,6%, tre punti percentuali e mezzo al di sopra della media italiana (9,1%) e la più elevata fra le regioni italiane. 

La comunità cinese resta quella che offre il maggior contributo al tessuto imprenditoriale straniero presente sul territorio regionale: erano quasi 13mila, a fine 2015, le persone di nazionalità cinese con cariche in imprese che hanno la propria sede in Toscana (il 18% del totale), seguita da quella rumena (poco meno di 8mila), albanese (circa 7.400), marocchina (6.500) e senegalese (poco più di 3mila). Un confronto con il 2015 mette in evidenza come i flussi migratori degli ultimi quindici anni abbiano profondamente cambiato il “volto” dell’imprenditore straniero, anche in virtù di un maggior grado di radicamento sul territorio regionale: nel 2000 le prime cinque comunità imprenditoriali comprendevano infatti, oltre a quella cinese ed a quella marocchina, anche persone di nazionalità, tedesca, francese e svizzera, progressivamente scese in graduatoria, mentre forti incrementi si sono registrati anche per Bangladesh, Pakistan e Nigeria. 

“La crescita dell’imprenditoria straniera degli ultimi anni – commenta il Presidente di Unioncamere Toscana, Andrea Sereni – rappresenta un fenomeno la cui rilevanza è al tempo stesso economica e sociale; economica, per l’importante contributo che le imprese straniere offrono ormai all’intero sistema imprenditoriale toscano; sociale, perché l’avvio di un’impresa rappresenta un’opportunità di inserimento, di integrazione e di possibile miglioramento della propria condizione di vita”.

La stragrande maggioranza delle imprese straniere con sede in Toscana sono ditte individuali (83%, oltre 43mila), divise a metà fra settori produttori di beni e settori produttori di servizi. Per quanto riguarda i settori produttori di beni, invece, una fetta importante di imprenditori stranieri si cimenta nel campo delle costruzioni (quasi 14mila, il 27%), e altri 10mila in attività manifatturiere, soprattutto del sistema moda, che conta 8mila imprese a conduzione non italiana e, in particolare, nell’abbigliamento (5mila, concentrate soprattutto a Prato). Fra gli altri settori, le imprese straniere del turismo (alberghi e ristoranti) sono il 6% (2.826 unità), mentre oltre 6mila sono quelle che operano in altri comparti dei servizi. Prende infine sempre più corpo anche il settore dell’agricoltura, che in Toscana raccoglie 41mila aziende di cui il 4% (2.070) a conduzione straniera.

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