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Economia

Impresa è donna: in Toscana oltre un quarto si tinge di rosa

35mila aziende fra commercio e turismo, oltre 15mila artigiane. In crescita i manager coi tacchi

Sono oltre 35mila le imprese "rosa" del commercio e del turismo che operano in Toscana, il 26,3% del totale. E anche nel corso del 2017 si sono registrati segnali incoraggianti e di crescita per quanto riguarda le aperture. Questi i dati che emergono da un’indagine sull’imprenditoria femminile condotta da Confesercenti Nazionale a partire dall’elaborazione dei dati Infocamere. La Toscana si posiziona al di sopra della media nazionale per quanto riguarda l’incidenza delle “imprese rosa” sul totale di quelle esistenti, superando regioni come la Lombardia, l’Emilia ed il Lazio. 19mila di queste operano nel commercio al dettaglio, oltre 10mila in quello del turismo (di cui oltre 2.000 nelle attività di alloggio e circa 8.000 in quelle di ristorazione).

 “Per le donne ‘fare impresa’ è una specie di corsa a ostacoli; questo è quanto ci raccontano ogni giorno le nostre imprenditrici. Tra impegni famigliari, lavoro e senza una serie di sostegni ‘reali e concreti’, si corre il rischio che questo trend di crescita si interrompa - afferma Nico Gronchi, Presidente Confesercenti Toscana - negli ultimi tempi, ci sono stati alcuni timidi tentativi di sostegno ed incentivo all’imprenditoria femminile; ad esempio attraverso le Camere di Commercio o attraverso commissioni ad hoc della Regione Toscana. Ma noi siamo convinti che si possa fare molto di più e meglio, se solo avessimo la capacità di avere uno sguardo d’insieme.”

L'Osservatorio Confartigianato Donne Impresa rileva anche che sono 15.324 donne toscane titolari di imprese artigiane. Sono il 14 per cento in più rispetto a dieci anni fa e il trend aumenta di anno in anno (la crescita maggiore del numero di imprenditrici nella regione ce l’ha quest’anno Livorno). La Toscana è la quinta regione per numero di donne titolari di imprese artigiane. In un quadro che vede le donne italiane incoronate come le più intraprendenti d’Europa  le imprenditrici artigiane italiane rappresentano il 21,5 % delle donne titolari di impresa, le toscane sono invece il 25,7 %.

In sei province oltre un terzo del totale delle titolari di impresa è impegnato nel manifatturiero, le prime due sono Prato (73,4%) e Firenze (45,0%), seguono Fermo (44,5%) e un’altra provincia toscana Arezzo (36,6%).

Confartigianato rivela anche altri dati interessanti come ad esempio quello sul numero di donne con cariche nelle imprese artigiane in Toscana sono 31.430 (il 22,5 % dei dirigenti). In 52 province su centocinque viene superata l’incidenza media delle donne con cariche nelle imprese artigiane sul totale degli imprenditori delle imprese artigiane del 20,9% e le incidenze maggiori sono quelle di Prato (28,1%) e a Fermo (25,4%), dove le donne sono oltre un quarto degli imprenditori artigiani.

“A trainare il lavoro indipendente femminile sono le titolari di imprese artigiane che si trovano però a fare i conti con un welfare che non le aiuta a conciliare il lavoro con la cura della famiglia – spiega il presidente di Confartigianato Firenze, Alessandro Vittorio Sorani – per questo è importante sostenere come Confartigianato la necessità di realizzare un nuovo welfare, che faccia leva sull’innovazione digitale con piattaforme dove si incontrano domanda e offerta di servizi utili a semplificare la vita delle madri che lavorano”.
 

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