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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia Castelfiorentino

Castelfiorentino: rischio licenziamenti, ipotesi occupazione della fabbrica Falegnami

La Fillea Cgil: “Inaccettabile, i lavoratori si erano già auto-ridotti lo stipendio”. Proclamato lo Stato di agitazione con assemblea permanente

Brutte notizie alla Falegnami di Castelfiorentino. Secondo quanto riportato dai sindacati, l'azienda vorrebbe aprire una procedura di mobilità (il motivo, si precisa in una nota, sarebbe  la crisi economico-finanziaria) che comporterebbe una perdita del posto di lavoro per almeno il 50% dell’attuale personale, che in totale oggi è di circa 55 addetti. La decisione arriva dopo che, oltre un anno fa, i lavoratori, pur di salvaguardare i livelli occupazionali e la capacità produttiva della ditta, erano arrivati ad autoridursi l'orario di lavoro e lo stipendio. Lavoratori che, oggi in assemblea, hanno votato per la proclamazione dello Stato di agitazione con assemblea permanente, dando mandato alla Rsu di valutare anche la scelta dell’occupazione della fabbrica qualora l’azienda non mostrasse disponibilità a fare marcia indietro.

“La crisi della Falegnami non è finanziaria ma industriale, perché non si vendono abbastanza armadi e mobili. I lavoratori hanno investito sull’azienda riducendosi orario e salario, ma l’azienda non ha restituito il ‘prestito’ perché non ci sono stati gli investimenti necessari, così come da parte dei soci non ci sono state le ricapitalizzazioni necessarie. E se non investi e pensi solo a ridurre i costi, le politiche di contenimento salariale non portano frutti. La decisione dell’azienda sui licenziamenti è inaccettabile, siamo a fianco dei lavoratori nella loro battaglia”, dice Marco Carletti, segretario generale Fillea Cgil Firenze.

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