Esportazioni: industria toscana ancora in crescita
La nostra regione frenata solo dall'oro aretino, tiene il passo anche dei tedeschi. Americani i migliori compratori
Esportazioni in crescita del 2,1% anche nel primo trimestre 2015, per una tendenza positiva che si conferma. E' quanto emerge dal Monitor dei distretti realizzato dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca CR Firenze.
Rispetto alle altre regioni distrettuali nazionali, i risultati toscani appaiono tuttavia meno brillanti. In Toscana infatti il dato globale dell'export risulta ancora condizionato dalle esportazioni di gioielli del distretto di Arezzo verso gli Emirati Arabi Uniti (-29,2%): protagonista di una forte crescita fino al primo trimestre 2014, l'oreficeria aretina ha poi risentito del calo del prezzo dell'oro e del ripiegamento della domanda mondiale. Se però si esclude tale flusso, la performance dei distretti tradizionali toscani appare di gran lunga migliore, registrando un +5%, ritmo di sviluppo superiore a quello registrato in media dai distretti italiani (+3%) ma anche dai competitor tedeschi (+3,4%).
Le prospettive delle esportazioni toscane, al netto delle incertezze create dalla crisi greca, dovrebbero rimanere particolarmente buone per il mercato statunitense (+18,3%), grazie anche al sostegno offerto dalla svalutazione dell'euro. Tra i distretti toscani particolarmente performanti nel primo trimestre 2015 spicca la pelletteria e calzature di Arezzo, con un nuovo incremento a due cifre (+34,8%). Da segnalare anche il forte recupero messo a segno dal cartario di Capannori (+21,9%) e dai vini del Chianti (+25,9%)