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Economia

Evasione: mancato pagamento dell'imposta per oltre 3 milioni per i voli di aerotaxi

Indagine della guardia di finanza

La guardia di finanza ha concluso un'attività di riscontro sul versamento dell’imposta erariale sui voli dei passeggeri di aerotaxi. Quella dell’aerotaxi è una prestazione di servizio resa a privati che desiderano un trasporto aereo alternativa ai classici voli di linea ed è soggetta ad un’imposta che deve essere versata dal vettore aereo che effettua il volo.

L’importo di tale imposta, gravante sui voli che non superano i 19 passeggeri, è commisurato alle singole tratte e prevede importi variabili tra 100 e 200 euro in rapporto ai chilometri percorsi, per partenze e/o arrivi in aeroporti siti sul territorio nazionale. Il 1° nucleo operativo metropolitano delle fiamme gialle ha dunque controllato le attività delle compagnie che operano nel settore, ubicate sia nel territorio dello stato che estero, le quali – transitando dall'aeroporto Amerigo Vespucci – hanno realizzato circa 12.900 voli potenzialmente rilevanti ai fini della corrispondente imposta erariale.

Gli accertamenti, che hanno riguardato un quadriennio a partire dal 2016, sono stati eseguiti attraverso la comparazione dei documenti di viaggio delle società che curano l’assistenza a terra dei passeggeri (c.d. handling) e i dati riguardanti gli effettivi versamenti fiscali operati nei periodi di interesse. A seguito dell’analisi è stato rilevato l’omesso versamento di un’imposta pari a circa tre milioni di euro, relativa al movimento di circa 40.000 passeggeri, a cui dovranno sommarsi le relative sanzioni.


 

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