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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Novoli / Via del Ponte di Mezzo

Estetica, parrucchieri in subbuglio: c'è però chi va controcorrente 

"Noi siamo già pronti per la riapertura, meglio aspettare qualche giorno in più adesso e non incappare in altri stop" 

Riaprire al più presto? "Certo che mi piacerebbe, ma bisogna fare i conti con la realtà delle cose. Se anticipassimo, come tanti chiedono, e poi si incappasse in un nuovo lockdown quella sì che sarebbe una catastrofe". Parla Michael Bonadduce, parrucchiere in doppiopetto che lavora nel laboratorio "Mimesi" di Via Ponte di Mezzo. 

Un artista del cappello, forte della sua esperienza di formatore all'estero e delle vittorie di concorsi specialistici, che ha sviluppato un proprio sistema di lavoro "one by one". Priorità al lavoro "uno ad uno", per un cliente il non plus ultra del coccolamento cavalcando il motto "Take your time". 

Un'impostazione di lavoro progettata da tempo – ben prima della pandemia – per evitare il formarsi di ressa all'interno salone (insomma i famigerati assembramenti) e che si basa su un'agenda studiata nel dettaglio, evitando di far accomodare i clienti di passaggio. Appuntamenti mirati e selezionati, uno coiffeur che gira intorno a te.

In rete e nel settore altri la pensano in modo diverso. Da giorni parrucchieri ed estetisti protestano per la data della riapertura – in giugno – chiedendo di modificare la linea di partenza e poter scattare a lavoro così da tornare a fare utili per scongiurare l'incubo chiusura. 

La sezione fiorentina della Confederazione nazionale dell'artigianato (Cna) ha lanciato un appello per riaprire già il 18 Maggio preoccupata del proliferare di abusivismo e lavoro nero. La richiesta dei parrucchieri e degli estetisti di CNA: “Venite a controllare che tutte le norme siano rispettate, a tutte le ore, più volte al giorno, ma fateci aprire” ha tuonato Daniela Vallarano, presidente di CNA Firenze Estetica.

Di analogo avviso anche il Codacons che ha inviato un'istanza alla Regione Toscana prefigurando altrimenti una profonda ferita per l'intero settore. Intanto Confesercenti ha avviato una raccolta firme con il medesimo obbiettivo a cui hanno aderito anche ristoratori, albergatori e ambulanti. 

"Noi ci atteniamo alle regole e preferiamo pazientare qualche giorno in più sebbene, avendo di recente rinnovato il salone, saremmo già pronti a lavorare visto che lo spazio tra le sedute è ben oltre la distanza di sicurezza richiesta". "Inoltre abbiamo già pronta un ulteriore garanzia. Infatti, oltre a effettuare da anni una sanificazione settimanale dei locali, ora anche quella con ozono, forniremo ai clienti mascherine, gel igienizzanti e prodotti monouso a titolo gratuito". 

Alcuni lavorano con promozioni e coupon effettuando sconti emergenza per chi li acquista in anticipo, voi? "Stiamo studiando una nostra formula per distinguerci, non mi fido troppo nella filosofia dello sconto esagerato. Io preferirei regalare un prodotto specifico per ogni tipo di esigenza". Tanto di capello.

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