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Esaote, salvaguardare il ruolo strategico dello stabilimento con sede a Firenze e Genova

Gianfranco Simoncini incontra i sindacati, domani l'incontro con l'azienda per verificare il piano aziendale

La Regione Toscana incontra sindacati e azienda per cercare una soluzione alla crisi della Esaote, l'azienda biomedicale di diagnostica per immagini con sedi a Genova e Firenze. L'azienda ha presentato il piano industriale, i rappresentanti dei lavoratori, sono 680 i dipendenti negli stabilimenti delle due città, hanno abbandonato il tavolo e proclamato uno sciopero. Oggi, 3 giugno Gianfranco Simoncini, assessore regionale al Lavoro incontra i sindacati e mercoledì 4 giugno l’azienda.

L'azienda ha presentato il piano industriale, i rappresentanti dei lavoratori, sono 680 i dipendenti negli stabilimenti delle due città, hanno abbandonato il tavolo e proclamato uno sciopero. Oggi, 3 giugno Gianfranco Simoncini, assessore regionale al Lavoro incontra i sindacati e mercoledì 4 giugno l’azienda.

"Sentiremo i lavoratori, in base all'incontro che hanno avuto con l'azienda e domani mattina sentiremo l'azienda. Vogliamo sottolineare il ruolo fondamentale che Esaote ha in Toscana per quanto concerne la ricerca e lo sviluppo, salvaguardando la forza lavoro, ma anche il ruolo strategico che l'azienda ha per la Toscana" ​ha detto Simoncini prima dell'incontro ai microfoni di Radio Bruno Toscana.
L'assessore, che sarà a Roma per discutere il nuovo piano sul Lavoro dettato dal Governo Renzi si è detto pronto a "Condividere la riforma della cassa in deroga e dei nuovi contratti che eliminano l'incertezza e la spinta verso il precariato" aggiungendo di essere contrario "ad una agenzia del lavoro centralizzata, perché il lavoro è un tema che deve essere affrontato a carattere territoriale, il rischio sarebbe quello di rientrare nel fallimentare sistema degli uffici di collocamento".

Daniele Collini, della segreteria FIOM CGIL di Firenze, ha sottolineato nelle ultime ore: “Sono tante le criticità che si sono rivelate in questi mesi in Esaote: dalla mancanza di un vero piano industriale da discutere con i sindacati e i lavoratori, alla mancata soluzione per i 4 lavoratori somministrati presenti in azienda, che abbiamo chiesto di confermare. Per tutti questi motivi, per due volte in pochi giorni, i lavoratori hanno deciso di incrociare le braccia. Hanno aderito allo sciopero oltre il 70% degli addetti. L'azienda ha dato l'impressione di voler agire unilateralmente in una situazione così incerta; l'incontro in Confindustria non ha avuto un esito positivo, per questo abbiamo chiesto un incontro congiunto anche con l'Unità di Crisi della Regione Toscana”

L’azienda Esaote nel proprio piano ha spiegato di voler puntare su riorganizzazione e razionalizzazione per recuperare efficienza e sviluppare nuovi prodotti, previsto per questo il ricorso da luglio alla cassa integrazione straordinaria per 120 lavoratori, 76 esuberi di cui 31 potrebbero essere a Firenze, la costituzione di due nuove società su due rami d'azienda che conteranno 25 e 47 lavoratori, 22 lavoratori della ricerca trasferiti da Firenze a Genova e l'esternalizzazione di produzione e magazzini con conseguenze dirette per 50 dipendenti. 

 Da La Repubblica del 23 dicembre 2005"Esaote, 1.500 dipendenti tra Firenze e Genova, 240 milioni di fatturato nel 2004, l´anno scorso era stata «sotto pressione a causa dell´andamento del dollaro», come aveva dichiarato Diana Bracco. Poi il dollaro ha ripreso fiato, i guadagni hanno ricominciato a salire e Diana Bracco non sarebbe più stata disposta a cedere l´azienda per 200 milioni di euro come precedentemente concordato con Banca Intesa, ma ne avrebbe chiesti 220, come le banche non sarebbero state disposte a dare"

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