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L'economia fiorentina vola: +7,2%. Bassilichi: "Media non conta, per alcuni molto bene e per altri molto male"

I sindacati: "Decisivo il tema di come viene distribuita la ricchezza creata, sul territorio e tra le persone"

"Stiamo vivendo un momento molto particolare. L'economia della Città metropolitana di Firenze sta crescendo del 7,2%, più dell'Italia. Ma la media non conta niente, perché all'interno abbiamo aziende che vanno molto bene e altre che vanno molto male". Così il presidente della Camera di commercio, Leonardo Bassilichi ieri a Palazzo Medici Riccardi, nel giorno della firma del 'Patto per il lavoro e lo sviluppo', promosso con la Metrocittà.

Nel 'patto' si parla di completamento delle infrastrutture per la mobilità (tramvia, potenziamento e valorizzazione degli aeroporti di Firenze e Pisa, viabilità), realizzazione di un polo di alta formazione, strategia unitaria per il turismo, sviluppo dell'economia di prossimità nel centro storico di Firenze, un mercato con prodotti a marchio toscano e qualità del lavoro negli appalti pubblici.

E' stato presentato ieri dalla Città metropolitana di Firenze alla presenza del sindaco Dario Nardella e firmato da Camera di commercio, università, Fondazione Cr Firenze, le associazioni di categoria dei datori di lavori, Confindustria in primis, e i sindacati Cgil, Cisl e Uil

Arriva dopo sette mesi di lavoro e "rappresenta solo l'inizio di un percorso molto significativo, perché scritto e sottoscritto da tutti gli attori del territorio metropolitano", sottolinea il sindaco Dario Nardella.

"Solo insieme - aggiunge il sindaco -, possiamo agganciare la ripresa economica senza lasciare nessuno indietro. Le parole d'ordine del patto sono sviluppo e lavoro nel segno della modernità e dell'inclusione sociale. Abbiamo voluto firmarlo ora, alla fine del 2021, con la voglia di lasciarci alle spalle un anno difficile e perché ci apprestiamo a vivere il 2022 come l'anno della svolta. E per farlo non bastano soltanto le straordinarie previsioni macroeconomiche che vedono l'area metropolitana come il motore della Toscana, ma è necessario che queste previsioni vivano nell'economia reale con strumenti concreti ai giovani per formarsi e lavorare, alle imprese per crescere in modo sostenibile e alle famiglie. Questo è il nostro obiettivo".

Come sottolineato da Bassilichi, però, ci sono molti squilibri in questa crescita. "I vari attori hanno problemi e complessità diverse: le imprese che vanno molto bene hanno bisogno di infrastrutture, di materie prime e del costo dell'energia più basso. Quelle che vanno male di riposizionarsi. E' necessario, quindi - l'auspicio di Bassilichi -, creare un equilibrio per evitare la polarizzazione di Firenze, sennò il grosso mangerà il piccolo. Non ce lo possiamo permettere, la nostra identità si perderebbe".

Un tema che in qualche modo riguarda la redistribuzione della ricchezza, di cui si parla molto in anni nei quali, anche durante la pandemia, le diseguaglianze sono cresciute in maniera abnorme e come mai prima, a livello nazionale, europeo e mondiale. L'aspetto è sottolineato anche dai sindacati.

“Il patto sottoscritto evidenzia un’idea comune del domani della Città Metropolitana di Firenze, da costruire invertendo la tendenza degli ultimi anni, troppo orientata alla rendita, per ridare protagonismo allo sviluppo e al lavoro", dicono la segretaria generale Cgil Firenze Paola Galgani, il segretario generale Cisl Firenze-Prato Fabio Franchi e il coordinatore Uil Firenze Leonardo Mugnaini.

“Questo territorio sta registrando in questa fase una crescita superiore alla media nazionale, e questo è un bene, ma per il futuro - sottolineano infatti i tre sindacalisti -, è altrettanto decisivo il tema di come viene distribuita la ricchezza creata, sul territorio e tra le persone, di un lavoro giusto, di una società inclusiva che combatte le diseguaglianze sociali, che compete e può attrarre investimenti per la qualità del lavoro e non per la riduzione dei costi”.

(Nella foto dell'Agenzia Dire Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze)

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