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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Crisi energetica, Nardella: "Aumentare i fondi ai piccoli Comuni"

Il sindaco della città metropolitana: "Fondamentali strategia europea e investimenti Pnrr"

"I problemi legati alla crisi energetica non interessano solo i bilanci dei Comuni, ma riguardano prima di tutto le famiglie e le imprese". Per quel che riguarda i municipi, tuttavia, su scala nazionale "l'Anci ha calcolato un aggravio di circa 550 milioni, una cifra molto rilevante. E se da un lato i grandi Comuni riescono in qualche modo a farvi fronte, la preoccupazione riguarda i piccoli: la richiesta, quindi, è di aumentare il più possibile il plafond di risorse destinate a tamponare questa situazione, almeno nell'immediato". Lo chiede il sindaco di Firenze, Dario Nardella, intervenendo a 'Omnibus', su La 7.

Parole che arrivano nel giorno della protesta lanciata dall'associazione dei Comuni, le luci spente sui monumenti più simbolici della città, che nel capoluogo toscano interesserà Palazzo Vecchio, Palazzo Medici Riccardi e Ponte Vecchio. Detto questo, sulle strategie di medio e lungo periodo "ci vuole più Europa".

Monumenti a luci spente per protestare contro il caro bollette

Un passaggio "fondamentale" anche perché sull'approvvigionamento energetico "ci sono tanti nodi da sciogliere. Penso ad esempio al tema del nucleare che i Paesi del nord Europa, Francia e Germania in testa, vogliono inserire tra le misure utilizzabili per far fronte al divario energetico, mentre l'Italia da tempo ha preso una strada molto diversa".

La via è "investire sulle infrastrutture che permettono di sviluppare fonti energetiche alternative. Il Pnrr ha posto attenzione sull'idrogeno e anche in Toscana stiamo presentando progetti per utilizzarlo come fonte pulita. L'idrogeno verde per alimentare autobus e treni, però siamo ancora molto indietro. Dunque, il Pnrr diventa decisivo anche per recuperare questo gap italiano nel settore energetico". 

Nardella: "A Firenze le ditte rinunciano agli appalti, è problema per Pnrr"

Ma non c'è solo il costo dell'energia e del caro bollette ad azzoppare parte del tessuto produttivo e industriale. Nella bilancia delle sofferenze va pesata anche l'impennata dei prezzi per le materie prime. Ne è convinto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che, dai microfoni di 'Omnibus', su La 7pone il tema sotto il profilo dei bandi pubblici. "Noi lavoriamo moltissimo con le imprese e nelle ultime settimane ho registrato molti problemi legati all'aumento del costo delle materie prime". Criticità che "spesso hanno costretto le aziende addirittura a rinunciare agli appalti, oppure a rallentare o sospendere le attività".

Su questo punto, osserva, accanto e al pari del caro bollette "occorre fare una riflessione seria". Il tema inoltre, e qui Nardella allarga il raggio del proprio ragionamento, si intreccia direttamente con il campo d'azione del Pnrr. Perché qui in ballo non c'è solo "la tenuta delle imprese in quanto tali, ma l'avanzamento rapido degli appalti pubblici. Da qui ai prossimi mesi dovremo appaltare miliardi e miliardi di euro. Il recovery plan è molto chiaro: entro il 2023 si devono appaltare tutti i 220 miliardi" del piano. E su questo fronte "impatta direttamente il tema dell'energia e dell'aumento del costo della materie prime".

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