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Economia

Crisi Covid, il settore wedding chiede aiuto alla Regione: "Tavolo permanente, ristori e regole per la ripartenza"

La delegazione toscana di Federmep ha incontrato l'assessore all’economia e al turismo Marras

Prima del Covid la Toscana era una delle mete più gettonate da migliaia coppie di tutto il mondo, che sceglievano i suoi paesaggi inconfondibili - oltre che l’arte, la cultura e l’enogastronomia - come scenario per il proprio matrimonio: il business che ruotava intorno al destination wedding, un comparto in continua ascesa e uno dei fiori all’occhiello del turismo regionale, superava i 200 milioni di euro all’anno (CREDITS PHOTO sopra: Giada Marcuzzi Weddings wedding Planner del matrimonio, Morlotti Studio Padova fotografo).

Adesso il settore degli eventi è in ginocchio (le attività sono ferme ormai da un anno e le prospettive per il 2021 sono preoccupanti) e le oltre 7mila aziende che ne fanno parte (location, catering, fioristi, wedding planner, musicisti, fotografi, service audio e luci e molte altre categorie) chiedono misure di sostegno e regole per la ripartenza.

Proprio per presentare le istanze delle migliaia di operatori regionali la delegazione toscana di Federmep - associazione nazionale che riunisce i soggetti economici del settore matrimoni ed eventi privati - ha incontrato ieri in Regione Leonardo Marras, assessore all’Economia e alle Attività produttive.

Le richieste della delegazione toscana, guidata dal vicepresidente nazionale Pasquale Mazzei, sono state principalmente tre: innanzitutto l’istituzione di un tavolo regionale permanente sul settore volto al monitoraggio e all’aggiornamento continuo sulla situazione delle aziende.

Poi l’emanazione di un bando regionale per la concessione di ristori alla filiera dei matrimoni e degli eventi privati, duramente colpita dalla crisi economica connessa alla pandemia. Infine, un passaggio fondamentale per la ripartenza: la definizione, a livello di conferenza delle regioni, di nuove linee guida per la ripresa primaverile delle attività.

Infatti, proprio per i lunghi tempi di pianificazione che contraddistinguono il settore (nel destination wedding si comincia a progettare un evento almeno 12 mesi prima), lo scenario per il 2021 è estremamente negativo: almeno fino al 5 marzo non si potranno svolgere matrimoni ed eventi, e nessuno al momento fornisce indicazioni sulle prospettive future.

Una particolare attenzione è stata posta sulla questione dei codici Ateco, sottolineando la necessità di crearne uno di secondo livello per il comparto, attualmente frammentato in una miriade di codici esclusi dagli interventi di ristoro. Ad oggi, l’amministrazione Giani ha già sostenuto l’inserimento di nove codici precedentemente esclusi e valuta di ripetere il bando regionale indirizzandolo alle aziende non ancora supportate da alcun intervento, abbassando la soglia dello scarto di fatturato al 30%.

Federmep ha anche presentato all’assessore Marras un’innovativa proposta di legge nazionale volta a valorizzare e tutelare il settore dei matrimoni e degli eventi privati, oggi sprovvisto di una normativa quadro, chiedendo il supporto delle istituzioni toscane per portarla in Parlamento. 

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