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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Casa: aumenta il costo degli affitti in Toscana, Firenze in leggerissimo calo

I dati forniti dall'ufficio studi del portale 'Idealista', a livello nazionale forte incremento: “Colpiti giovani e famiglie a redditto basso”

Balzo degli affitti nel secondo trimestre 2022 in Italia, con un incremento del prezzo delle locazioni pari al 7%, a una media di 12 euro/m² mensili. A rilevare la crescita tendenziale record dei prezzi di richiesta dei proprietari da quando è disponibile la serie storica (2012) è, come riporta l'Agenzia Dire, l'Ufficio Studi di 'Idealista', portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia, per il quale l'aumento dei canoni si attesta al 4,7% su base annuale.

Vittime degli aumenti giovani e famiglie a reddito più basso

Secondo Vincenzo de Tommaso, responsabile del Centro Studi di idealista, “complice anche il graduale miglioramento della situazione pandemica, da più di anno la domanda di abitazioni in affitto ha subito una forte accelerazione. Tuttavia, la mancanza di un'offerta altrettanto dimensionata e qualificata sta creando tensioni sui prezzi. Se questa situazione dovesse perdurare le prime vittime dell'aumento degli affitti sarebbero giovani e famiglie a reddito più basso. La carenza di affitti a prezzi accessibili è destinata a peggiorare ulteriormente nei prossimi mesi, per via dell'inflazione e poiché l'aumento dei tassi ipotecari - ulteriori incrementi attesi già questo mese - spingeranno altri aspiranti proprietari di case ad affittare".

La situazione nei capoluoghi: a Firenze -0,5%

Uno sguardo ai prezzi rivela aumenti in 52 capoluoghi contro 33 in diminuzione. L'avvicinarsi della stagione estiva inoltre fa schizzare i prezzi in alcune località più soggette agli andamenti stagionali della locazione breve e questo spiega gli aumenti a doppia cifra di alcune città come Massa (37,2%), Catanzaro (18,9%) e Torino (16%). Aumenti al top anche per Messina (12,6%), Avellino (10,9%), e Rimini (10,6%).

Tra i principali mercati della locazione, crescono Venezia (5,4%), Bologna (3,8%), Roma (2,9%) e Palermo (2%). Stabile Milano, rispetto al trimestre precedente, Firenze in lieve calo (-0,5%), giù Napoli (-1,2%).

Le maggiori contrazioni del periodo spettano a Benevento (-12%), Cagliari (-6,7%) e Arezzo
(-5,8%). Per quanto riguarda la scala dei valori, Milano mantiene il primato di città più cara d'Italia con i suoi 20 euro al metro quadro, seguita da Massa (17 euro/m²) e Venezia (16 euro/m²).

A Firenze media di 15,5 euro al metro quadro, a Reggio Calabria 5 euro

Prezzi sopra la media nazionale anche per Bologna e Firenze (entrambe 15,5 euro/m²), seguite da Roma (13,7 euro/m²), Rimini (12,4 euro/m²) e Como (12,3 euro/m²). Nella parte bassa della graduatoria dei pezzi di affitto troviamo Agrigento (5,2 euro/m²) davanti a Cosenza e Reggio Calabria (5 euro/m² per entrambe).

La situazione a livello provinciale

L'aumento dei prezzi si estende all'80% delle province italiane, con condizioni di volatilità diffusa dei prezzi derivante dal peso della locazione turistica in molte aree prezzi derivante dal peso della locazione turistica in molte aree del Paese, che ha determinato incrementi fino al 63% a Rimini, del 37,6% a Belluno e del 34,2% di Latina, solo a titolo di esempio, ma rincari a doppia cifra riguardano altre 28 aree provinciali.

Più contenute le variazioni nelle province di Roma (4,4%), Napoli (3,4%) e Milano (0,7%), mentre solo 17 province sono in calo guidate da Benevento (-10,4%), Enna (-7,7%) e Gorizia (-5,4%).

Con una richiesta media di 31,5 euro mensili, Rimini guida il ranking dei prezzi degli affitti provinciali, davanti a Lucca (26,6 euro/m²) e Ravenna (22,9 euro/m²).

La provincia di Milano, 18,7 euro al metro quadro è la sesta provincia più cara, Roma è sedicesima con i suoi 13,2 euro. All'opposto, le province più economiche sono Benevento (4,8 euro/m²), Enna (4,7 euro/m²) e Caltanissetta, fanalino di coda, con soli 4,5 euro al mese.

La situazione a livello regionale: in media in Toscana +7,4%

L'andamento dei prezzi regionali vede incrementi generalizzati in tutte le macroaree del Paese ad eccezione del Friuli-Venezia Giulia (-2,8%). Ancora una volta certi rincari fuori misura si spiegano con i rimbalzi 'atipici' del periodo, acutizzati dall'inflazione, come in Calabria (19,9%), Emilia-Romagna (14,8%) ed Abruzzo (13,5%).

A doppia cifra anche i rialzi trimestrali delle Marche (12%) e della Liguria (11,2%), mentre Veneto (8,7%) e Toscana (7,4%) segnano aumenti sopra la media del periodo.

Altre 11 regioni seguono con variazioni comprese tra il 7,3% della Basilicata e lo 0,9% dell'Umbria. La Valle d'Aosta (15,7 euro/m²) è la regione più cara per chi cerca un alloggio in affitto, davanti a Lombardia (15,6 euro/m²) e Toscana (14,8 euro/m²).

Anche Trentino-Alto Adige (13,5 euro/m²), Emilia-Romagna (13,3 euro/m²) e Lazio (12,8 euro/m²) si attestano con valori sopra la media nazionale di 11,2 euro. Sotto questa soglia di prezzo troviamo 14 regioni, in una forbice tra i 10,5 euro mensili richiesti dai proprietari della Liguria e i 6,6 euro dell'Umbria, la regione più economica per le locazioni. (Agenzia Dire)

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