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Economia

Ristori, Confcommercio: "Per grossisti e autorimesse crollo fino a -75% e -65%"

L'associazione di categoria: "Aiutare anche queste categorie, che non erano costrette a chiudere per Dpcm ma che hanno subito drastici cali"

La Confcommercio toscana chiede al governo di intervenire con aiuti economici anche nei confronti di grossisti di bevande, alimenti e prodotti ortofrutticoli e delle autorimesse.

"Pur non obbligate a fermare l’attività dai Dpcm anti-pandemia, queste attività hanno visto calare in modo considerevole i fatturati, ma al contrario di quanti si sono dovuti fermare per decreto, ora non possono godere neppure dei ristori. I grossisti hanno subito un crollo del fatturato fino al 75% e le autorimesse che in centro lavorano fino al -65%", spiega il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni.

“Con bar e ristoranti chiusi, alcuni grossisti hanno visto sparire una fetta importante della clientela abituale, con un calo del fatturato che tocca punte del 75% a Firenze centro, del 50% nel resto della provincia”, prosegue Marinoni. 

“I più fortunati sono stati quelli che, lavorando con i negozi al dettaglio di aree residenziali, sono riusciti a mantenere un volume di affari in linea con l’anno precedente. Ma chi lavorava con i pubblici esercizi o con i negozi delle aree turistiche ora è a terra”.

"Al danno si è aggiunta la beffa: nessun decreto ha previsto ristori per queste imprese, poiché nessun Dpcm le ha obbligate alla chiusura”, conclude Marinoni che chiede all'esecutivo di pensare a forme di ristoro e di sostegno adeguate anche per queste categorie.

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