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Catena umana in centro per chiedere di riaprire: "Salviamo turismo, commercio e servizi" / FOTO - VIDEO

Circa 400 operatori in un lungo serpentone fino al Duomo: "Lavoro e salute possono convivere"

Una 'catena umana' stretta nel tricolore si è snodata questa mattina da via Verdi fino al Duomo, di fronte alla sede della Regione Toscana. Circa quattrocento i presenti tra titolari e dipendenti di imprese del commercio, del turismo e dei servizi, uniti per chiedere ancora una volta alla politica maggiori ristori e soprattutto la possibilità di riaprire le attività, rispettando distanziamento e regole anti contagio.

"Siamo qui - sottolineano in una nota congiunta Confcommercio e Confesercenti, che hanno indetto l'iniziativa -, per chiedere al governo maggiore attenzione nella gestione dell’emergenza pandemica, che dopo un anno di Dpcm, zone a colori e restrizioni o chiusure delle attività, è ormai diventata anche un’emergenza economica di dimensioni sempre maggiori".

"Trovare il modo per convivere con la pandemia, conciliando salute e lavoro - chiedono le categorie economiche -, deve essere l’imperativo per tutti, se non vogliamo che la nostra economia e l’occupazione ne escano distrutti”.

Oltre a Firenze si sono svolte iniziative simile ad Arezzo, Grosseto, Massa, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato, Siena e Viareggio.

A fine mattinata una delegazione di Confcommercio e Confesercenti è stata ricevuta in Palazzo Medici Riccardi dalla prefetta Alessandra Guidi, alla quale è stata consegnata una lista di dieci richieste da portare al governo.

Le categorie chiedono, come si legge sul testo consegnato, "ristori immediati parametrati sulla perdita del fatturato, riapertura immediata in sicurezza di tutte le attività chiuse, moratoria fiscale per il 2020 e 2021, proroga di cassa integrazione e moratoria dei mutui, rimodulazione degli affitti commerciali e blocco degli sfratti, taglio del cuneo fiscale, un piano di ripartenza per il terziario, vaccinazione immediata di imprenditori e addetti del terziario, pagamento immediato di tutti i bonus ristori e indennizzi sospesi, passaporto sanitario per spostamenti nella Ue".

Negli ultimi giorni è aumentato notevolmente anche in Toscana il numero dei contagi giornalieri, oltre a quello dei ricoveri sia nei reparti ordinari che in quelli di terapia intensiva. Da sabato le province di Siena e Pistoia sono già in zona rossa e il resto della Toscana resterà arancione almeno fino al 14 marzo, se non oltre. Un contesto che, stando alle decisioni prese finora, rende difficile pensare a "riaperture immediate". Chi è in piazza però ripete: "Tocca alla politica trovare una soluzione, salute e lavoro possono convivere". Come scritto sui cartelli.

FOTO - Turismo, commercio e servizi: 'catena umana' in centro per chiedere di riaprire

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