rotate-mobile
Economia Via Bolognese

Dopo tanti lavori biciclettaio in proprio nell'anno del Covid: “Fuori dal centro, senza residenti non c'è mercato”

Quello delle bici è un settore che ha visto un vero e proprio boom negli ultimi mesi: “E' un mestiere ma anche una passione, e le due ruote sono il futuro”

Finito a fare il biciclettaio un po' per caso, ma non troppo. “Perché in fondo quella per la bici è una passione da tanto. Chi mi vedeva armeggiare sui telai me l'ha sempre detto: perché non la trasformi in un lavoro?”.

E così un mestiere lo è diventato, dopo mille peripezie. “Eh sì, di lavori ne ho attraversati tanti”, racconta Angelo Rascionato, 48 anni, nella sua nuova bottega di 'Angelbicycle' di via Bolognese 12/R. Un nome, un programma. Iniziato ormai quasi dodici mesi fa.

“Ho iniziato a pensare a come aprire in proprio durante i mesi del lockdown di marzo e aprile dello scorso anno. Prima stavo con due soci in San Niccolò ma il lavoro andava male. Non ci sono più residenti in quell'area del centro e noi lavoriamo con chi nel quartiere ci vive, non certo con chi passa in città per qualche giorno”, spiega il biciclettaio.

Nel nuovo fondo che ha allestito per l'attività resta un ricordo di ciò che c'era prima: una teca con alcuni specchi. “Quella parte non l'ho toccata, erano del barbiere che è stato qui per anni”, ricorda Angelo. Negozio chiuso da tanto ormai, come per molto tempo del resto era rimasto sfitto anche il fondo.

27enne sfida la crisi e apre nuova attività di calzolaio

“Ho lavorato per 12 anni alla ex Pirelli di Figline Valdarno (l'attuale Bekaert, nome tristemente noto a tutti dal giugno 2018, quando la multinazionale proprietaria della fabbrica ha annunciato la chiusura da un giorno all'altro, ndr). E' da lì che vengo. Poi fotografo, corriere per un servizio postale, dipendente di cooperative per la sorveglianza nei musei e tanti altri contratti a progetto. Alla fine ho scelto le biciclette, iniziai a ripararle nella cucina della mia compagna”, ricorda il 48enne.

Quindi, a quasi 40 anni, di nuovo 'apprendista': “Ho lavorato in due grandi negozi dove ho imparato tantissimo”. Poi tre mesi in California tramite 'workaway', la piattaforma che organizza soggiorni e scambi culturali. Al rientro l'apertura in San Niccolò e poi il trasferimento in via Bolognese.

“Ancora non tutti mi conoscono ma il lavoro c'è, non posso lamentarmi, soprattutto di questi tempi”, sorride Angelo, che con la bicicletta va pure in vacanza. “I viaggi più belli pedalando? Austria, Croazia e via Francigena fino a Roma”.

In 'officina' ogni tipo di mezzo. “Da passeggio, da corsa, da bambini, mountain bike. Ma anche bici d'epoca o per 'l'Eroica' perché oltre alle riparazioni - ci tiene a sottolineare -, non rinuncio a veri e propri 'restauri'. La bici, pur quando antica, è anche il nostro futuro: mette buon umore, dà benefici fisici e non ci fa respirare smog”. Poi riprende a lavorare, un cliente è in attesa. In strada sfrecciano le auto.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dopo tanti lavori biciclettaio in proprio nell'anno del Covid: “Fuori dal centro, senza residenti non c'è mercato”

FirenzeToday è in caricamento