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Confesercenti Firenze presenta un nuovo portale per il credito alle imprese

Un nuovo sito internet per le imprese dove attraverso modalità innovative vengono illustrati gli strumenti per il credito messi a disposizione delle aziende

Le trasformazioni del sistema bancario, le difficoltà delle imprese nell'accedere al credito, il continuo mutamento dei bisogni delle aziende, la sofferenza sui finanziamenti in essere. Sono stati questi i temi affrontati stamani durante la presentazione dei nuovi servizi di Confesercenti Firenze, durante un incontro stampa a cui hanno partecipato il presidente provinciale dell’associazione Nico Gronchi, il prefetto Luigi Varratta e il neo eletto presidente della commissione regionale di ABI – Toscana Giancarlo Barbieri.

In particolare un nuovo sito internet dedicato alle imprese www.creditoimpresa.com, dove attraverso modalità innovative vengono illustrati i nuovi strumenti per il credito messi a disposizione delle aziende. Un portale dedicato, ma non solo. Anche un team di esperti, 12 professionisti tra Firenze e provincia pronti a rispondere ai quesiti degli imprenditori, nuovi tipi di finanziamenti e molti servizi gratuiti come l’esperto risponde e il check up finanziario.

Un nuovo portale nato seguendo gli ultimi dati economici del credito in Toscana dal 2010 al 2012.  Uno spaccato che vede una difficoltà in tutti i comparti, con le punte massime nell’edilizia e nella manifattura con (-6,5%).aumentano le sofferenza anche per le società di Capitali (5,56% contro le società di persone. Gli unici settori che riescono a tenere sono il turismo ed il commercio.

“Dobbiamo cercar di far ripartire il sistema con un rapporto sano fra impresa e banche – commenta il presidente provinciale di Confesercenti Firenze Nico Gronchi -. Quello che vogliamo sottolineare e che non ci sono banche buone e banche cattive come non ci sono imprese buone o cattive. Ripensare a questo rapporto è la scommessa, la sfida che dobbiamo affrontare”.

Dai dati presentati questa mattina emerge anche che nell’87,58% dei finanziamenti erogati vengono usati per ristrutturazioni finanziarie, per sostenere la liquidità aziendale  e solo un 22,73 sono operazioni di investimento materiali o immateriali.

La percentuale delle aziende che dichiara di non riuscire ad ottenere i finanziamenti richiesta resta molto elevata. Per le aziende con addetti da 1 a 49 si arriva al 20% mentre ci si attesta all’8% per quelle con almeno 250 addetti.

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