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Economia

Confcommercio: "Posticipare i saldi? Regalo all'e-commerce"

"Competizione ìmpari: già a Natale il commercio di vicinato ne è uscito con le ossa rotte". Gli esercenti fiorentini temono che l'inizio dei saldi fissato per il 30 gennaio slitti

"Posticipare ancora i saldi significa fare ancora una volta il gioco dei colossi dell'e-commerce".

Così Franco Marinoni, di Confcommercio, sull'ipotesi di slittamento a marzo dei saldi che quest'anno dovrebbero partire il 30 gennaio, già in ritardo rispetto agli scorsi anni.

I commercianti sono oltremodo preoccupati, anche perché il Natale non è andato affatto bene. Se il comparto alimentare, spinto dalle vendite dei cesti natalizi, in qualche caso ha registrato addirittura un +20% rispetto allo scorso anno, "nel caso però di botteghe con clientela residenziale, perché chi lavorava con i turisti ha perso tantissimo", sostiene il presidente di Confcommercio Firenze Aldo Cursano, per altri comparti invece è andata proprio male.

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A riportarlo è T24, 'costola' regionale del Sole 24 Ore. "Soprattutto per la moda - sottolinea Marinoni - la mancanza di turisti unita agli altri fattori negativi, inclusa la mancanza di occasioni sociali per sfoggiare nuove mise, si è tradotta in un volume d'affari più basso di percentuali a due cifre. Si va da una media del -70% di novembre al -40% di dicembre, secondo alcuni dettaglianti".

Inoltre, sottolinea Confcommercio, la voglia di fare regali è stata assorbita in larga parte dall'e-commerce: le grandi piattaforme hanno iniziato a spingere le vendite a novembre, quando i negozi di vicinato erano ancora costretti alla chiusura.

"E' stata una competizione impari - afferma Marinoni - dalla quale il commercio di vicinato è uscito con le ossa rotte. Vediamo se si riuscirà a recuperare qualcosa dalle vendite di fine stagione, ma sarà durissimo".

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