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Economia

Fortezza da Basso, chiude Pitti Bimbo numero 77: più estero che Italia

Il dato estero, che dovrebbe superare i 2.600 buyer totali (provenienti da più di 60 paesi), è il più confortante. Le presenze italiane invece si dovrebbero attestare a circa 3.200 compratori, in calo rispetto ai 3.500 del giugno 2012

Mancano poche ore alla chiusura ufficiale dell’edizione 77 di Pitti Bimbo, ma i primi dati sull’affluenza dicono che dovrebbe essere superata la quota di 5.800 compratori partecipanti alla fiera (erano stati 6.200 un anno fa), e poco meno di 10.000 visitatori in totale. Il dato estero, migliore come andamento rispetto alle presenze italiane, dovrebbe superare i 2.600 buyer totali (provenienti da più di 60 paesi); mentre l’Italia dovrebbe registrare 3.200 compratori circa, in calo rispetto ai 3.500 del giugno 2012. A trainare le presenze estere, le buone performance dei buyer da Russia (+12,5%, ormai stabilmente in testa nella classifica dei mercati internazionali), Inghilterra (+8,5%), Olanda (+5%), Giappone (+6%), Svizzera (+10%), e dai paesi dell'Europa dell'Est (Romania, Polonia, Repubblica Ceca, Ucraina e Bielorussia). Buoni anche i numeri dal Medio Oriente, soprattutto da Israele e Kuwait; e anche le presenze da Sud Africa e Australia.

Tra i mercati europei di peso, conferma i suoi numeri la Germania, soffrono le presenze da Spagna, Francia e Belgio. “I numeri finali rifletteranno chiaramente l'andamento dei mercati – afferma Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – quello italiano che sta soffrendo, in un momento di grande ristrutturazione nel sistema distributivo; quelli esteri che continuano a trainare il Made in Italy, in particolare i Paesi che hanno un prodotto interno lordo più tonico e in crescita”.

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