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Economia

Case in affitto al mare: costa Toscana presa d'assalto, è sold out 

Italiani innamorati di Versilia, Elba e Maremma. Male le città d'arte 

Se fino a poche settimane fa regnava l'incertezza sulle prenotazioni della stagione estiva, con preoccupazione per il settore ricettivo della costa a causa dei timori legati al post lockdown, i numeri raccontano tutta un'altra storia. Boom di prenotazioni tra Versilia, Isola d’Elba e giù fino alla Maremma, con un luglio e agosto che segna un aumento di presenze in netto aumento rispetto all’anno scorso. 

Si parla di un raddoppio del fatturato per le imprese che lavorano nel comparto del turismo residenziale e extralberghiero. “Non credevo fosse possibile fare questi numeri in un anno così difficile" racconta Maria Chiara Casamorata, referente per la costa toscana di Property Managers Italia, associazione nazionale di categoria del turismo residenziale. “Ad aprile le previsioni erano drastiche, si parlava di un meno 80%. A giugno le perdite erano sul 50% e poi ci è letteralmente arrivata addosso una valanga di prenotazioni, tanto da raddoppiare i numeri rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Oggi possiamo dire che abbiamo il tutto esaurito. Rispetto a qualche mese fa,  è tornato finalmente l’ottimismo”. 

Coronavirus: disastro occupazione

Gli italiani "giocano" in casa

Cambiano i turisti, niente russi o americani, pochi anche i tedeschi, gli svizzeri e i francesi. Il 95% sono italiani, soprattutto del nord, qualche presenza straniera più significativa inizierà a farsi vedere per settembre. “Prenotazioni tutte last minute, una scelta ragionevole considerando la situazione -  continua Casamorata -  Una richiesta su 3 è fatta da gruppi di giovani che magari hanno preferito le coste toscana a Ibiza e Formentera. Molte sono famiglie e gruppi di nuclei familiari, genitori con figli e nonni oppure amici”. Il grande assente nel settore extralberghiero è stato il bonus vacanze. “Me lo hanno chiesto in tanti - aggiunge -  ma purtroppo, per una visione miope del Governo, l’extralberghiero non è stato inserito in questa misura. Un errore madornale se si considera che noi siamo quasi il 60% del settore. Avrebbe aiutato tanto famiglie a scegliere la sistemazione più adatta”.

Ville con piscina e case in campagna isolate sono state subito prenotate, per una scelta comprensibile di sicurezza fatta da tanti. Cambia anche la lunghezza della vacanza, il 40% in più ha chiesto una sistemazione per lunghi periodi, un mese o anche più, approfittando dello smart working.

“Ogni regola è saltata in questo 2020, siamo di fronte ad un mercato che oserei definire schizofrenico - commenta Alessandra Signori, socia fondatrice di Property Managers Italia e referente  per la Toscana - ogni mese dobbiamo cambiare strategia per stare al passo con le richieste dei clienti. Stiamo lavorando bene, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo creato una rete per sostenerci nelle strategie e scambiare informazioni in tempo reale così da avere sempre il polso del mercato, soprattutto per dare ai nostri clienti la garanzia di una vacanza in totale sicurezza. E visto il risultato, il messaggio è arrivato”.

Città d'arte in crisi

Male le città d’arte. Qui le presenze, secondo le previsioni Property Managers, sono in calo addirittura dell’80%. “Nei centri storici è un deserto - commenta Signori - Infatti stiamo trasferendo più della metà delle case destinate agli affitti turistici a studenti universitari, uomini d’affari, ricercatori e professori universitari”. E’ nata anche la figura dello smart worker itinerante: “Sono famiglie che lavorano da remoto e possono spostarsi ovunque, quindi scelgono la Toscana dove la qualità della vita è comunque alta e la sanità accessibile. Stanno infatti aumentando notevolmente le richieste per affitti a lungo termine” . 

 
 

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