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Economia

Casa: lieve svalutazione degli immobili in Toscana. Anche a Firenze

L'analisi nell'ultimo report di Idealista

Dopo un 2021 apertosi all'insegna della tendenza ribassista, i prezzi delle case in Italia tornano timidamente a crescere dello 0,2% rispetto al mese di marzo. È quanto emerge dall'ultimo indice dei prezzi elaborato dall'ufficio studi di Idealista, portale leader per sviluppo tecnologico in Italia, secondo cui il prezzo medio di vendita in Italia si attesta a 1.722 euro/m² ad aprile. La variazione rispetto ad un anno fa segnala anch'essa un saldo positivo dei valori pari all'1,4%.

L'indice generale dei prezzi - si legge in una nota di Idealista - osserva aumenti in ben 13 regioni su 20 nel mese di aprile. Il Friuli-Venezia Giulia (1,7%) è la macroarea con le crescite maggiori questo mese, seguita da Campania (1%) Lombardia (0,8%) e Molise (0,6%). Aumenti contenuti lo 0,5% di Veneto e Liguria per tutte altre regioni: Valle d'Aosta (0,3%), Trentino-Alto Adige e Piemonte (entrambi 0,2%) Emilia-Romagna e Calabria con lo 0,1%.

Per il resto, esclusa la Puglia che si mantiene stabile ad aprile, 8 regioni registrano svalutazioni dallo 0,2% di Sicilia e Sardegna allo 0,9% dell'Abruzzo, passando per il meno 0,3% delle Marche, lo 0,5% di Lazio e Toscana, per concludere con Umbria e Basilicata (entrambe -0,6%). Il Trentino-Alto Adige (2.479 euro/m²) si conferma la regione con i valori più elevati per i potenziali acquirenti, seguita da Liguria (2.451 euro/m²) e Valle d'Aosta (2.410 euro/m²). Le richieste più basse dei proprietari si trovano invece in Umbria (1.033 euro/m²), Calabria (904 euro/m²) e infine Molise (891 euro/m²).

Province

A livello provinciale andamento dei prezzi con prevalenza di segni meno nei 106 totali analizzati. Tra le 43 province in terreno positivo Belluno (5,1%), Udine e Pordenone (entrambe 2,2%) e Parma (2%) segnano i rimbalzi più marcati. Stabili le province di Palermo, Agrigento, Ravenna e Siena, all'estremo opposto i cali più significativi sono quelli registrati nelle aree di Potenza (-2,9%), Vercelli (-3,1%) e Lecco (-3,2%). Relativamente ai prezzi, Bolzano (3.744 euro/m2) conserva il primato di provincia più cara d'Italia davanti a Savona (3.064 euro/m2) e Firenze (2.817 euro/m2). Nella parte bassa del ranking Biella, con 610 euro, resta l'area più economica davanti a Caltanissetta (684 euro/m2) ed Isernia (717 euro/m2).

Città

Andamento dei valori contrastato a livello cittadino con 51 piazze in terreno positivo, trainate da Pordenone che guadagna un 5,5%, Oristano (3,5%) e L'Aquila (3,4%). Dal lato opposto sono 52 i centri in calo ad aprile, trascinati a ribasso Latina (-3,7%), Rieti (-3,9%) e Trani (-4,1%). Sono 7 i capoluoghi a non aver subito variazioni ad aprile. Facendo riferimento alle grandi città italiane, i valori delle proprietà a Napoli (2,1%) hanno guidato la crescita seguite da Torino (1,2%) e Venezia (0,9%). Meno forti invece gli incrementi per Milano (0,3%) e Bologna (0,1%). A perdere terreno nel mese di aprile sono invece Roma (-0,1%), Palermo (-0,6%) Firenze (-0,9%).

Prezzi di vendita

I prezzi di vendita confermano Venezia (4.486 euro/m²) al top dei valori, subito davanti a Milano (4.016 euro/m²) e Bolzano (3.915 euro/m²) che scavalca Firenze con 3.905 euro al metro quadro. Nella parte bassa della graduatoria i capoluoghi più economici restano Ragusa (830 euro/m²), Caltanissetta (779 euro/m²) e Biella (693 euro/m²).

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