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Economia San Casciano in Val di Pesa

Camperistica, tante richieste ma pochi pezzi: lavoratori a rischio, spicca il modello Laika

I tempi di consegna per un camper nuovo partono da 18 mesi. Tutto ciò porta ad un aumento della precarietà nel settore, spicca però il percorso della Laika con la stabilizzazione di 185 lavoratori e lavoratrici

Il settore della camperistica in Toscana sta affrontando un vero e proprio paradosso. Gli ordini e le commesse non mancano, ma la carenza di microchip e seminconduttori sul mercato porta a un aumento della cassa integrazione. Inoltre tutto ciò significa tempi di consegna di almeno 18-24 mesi per chi vuole comprare un caravan nuovo. Nella sola regione Toscana, confrontando i dati di luglio 2022 con quelli dello stesso mese del 2021, la camperistica ha perso il 10% di occupazione, circa 255 posti di lavoro meno.

In questo contesto spicca la vicenda alla Laika a San Casciano val di Pesa, con la stabilizzazione di 185 lavoratori e lavoratrici da ora a luglio 2025. E' questo infatti il frutto principale del recente accordo di prossimità tra Fiom Cgil, Fim Cisl e azienda. Ma non finisce qui: le parti hanno anche siglato il nuovo accordo integrativo che prevede per tutti i circa 700 addetti più diritti, tutele e salario, oltre a interventi anticrisi: "Gli accordi che abbiamo sottoscritto hanno avuto l’obiettivo di tutelare i lavoratori e l’azienda con un concetto win win e quindi siamo soddisfatti degli obiettivi raggiunti - afferma Anna Maria Fusi, head of marketing & communication di Laika -. In un periodo così incerto da un punto di vista economico, questi accordi ci danno la possibilità di avere la flessibilità necessaria per incrementare la produzione nel momento in cui il contesto lo richiede e dall’altro lato di tutelare i tutelare i dipendenti da un punto di vista di lavoratore Laika e di persona. Possiamo considerare un’azienda come “uno stato sociale”. Ciò significa che un’azienda ha una responsabilità nei confronti dei propri lavoratori e del proprio territorio ove opera. Nel momento in cui l’azienda lavora e produce reddito, anche i propri lavoratori, l’indotto ed il territorio si arricchiscono. L’azienda è composta da persone, ognuno nel proprio ruolo contribuisce all’attività aziendale. Diventa quindi fondamentale il senso di appartenenza all’azienda stessa".

Come detto, tutto ciò non porta solo un problema per i lavoratori, ma anche per i clienti, costretti a lunghe attese per avere un camper nuovo di zecca: "Ancora non siamo in tutte le regioni e paesi del mondo - continua la dirigente di Laika - in una fase post pandemica. A causa di un’economia globale interdipendente fra i vari paesi  il mercato degli approvvigionamenti continua ad essere dinamico ed impegnativo e questa situazione potrebbe prolungarsi anche nei prossimi mesi. Nonostante ciò, durante la pandemia il mondo del viaggiare in camper e l’outdoor ha conosciuto un autentico boom, grazie alla possibilità di viaggiare in totale sicurezza sanitaria garantendo alle famiglie uno spazio privato. Allo stesso tempo, però, ci troviamo davanti ad un persistente aumento dei prezzi dei materiali da parte dei fornitori e alla carenza dei singoli componenti. La situazione di approvvigionamento rimane molto tesa e siamo ancora di fronte ad un aumento dei prezzi per la maggior parte dei nostri componenti, agli aumenti dei prezzi d’energia ed a tassi di inflazione che hanno raggiunto livelli storici. Tutto questo sta esercitando un’ulteriore pressione sulla situazione dei prezzi nel mercato".

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