Ambulanti: pericolo Bolkestein, 4.000 imprese a rischio

Quattromila imprese ambulanti fiorentine e i suoi lavoratori rischiano di rimanere a bocca asciutta dall’applicazione della direttiva Bolkestein, il provvedimento europeo sulle liberalizzazioni: entro un anno (la data fatidica dell’applicazione è il 7 maggio 2017) 10 mila concessioni su area pubblica a Firenze e dintorni dovranno essere messe all’asta. Ecco perché Confesercenti ha in questi giorni lanciato l’allarme affermando che le imprese ch costituiscono il 20% del commercio al dettaglio nel territorio potrebbero non vedersi rinnovate le concessioni.

Nella direttiva è stato stabilito che in Europa tutto quello che è su suolo pubblico o su demanio deve essere messo al bando e non potrà essere più rinnovato automaticamente. Come conseguenza tra un anno esatto, il 7 maggio 2017, le concessioni per come le conosciamo scadranno. “Dovremo affrontare per queste aziende un processo a tappe forzate, che dovrà iniziare subito - ha detto il presidente di Confesercenti Toscana Nico Gronchi - noi lanciamo un’operazione mai fatta nella storia. Forniremo consulenze alle aziende di venditori ambulanti diretti che ci sono nella provincia di Firenze per accompagnarle tutte, una per una, al bando che entro ottobre dovrà essere promulgato”.

“Il rischio vero – prosegue Gronchi – era che queste aziende si vedessero portar via il loro posto di lavoro, cioè che questi bandi fossero vinti da società esterne. Per evitare ciò a marzo 2012 è stato sottoscritto un accordo tra Stato e regioni che prevede che i comuni dovranno recepire i regolamenti utilizzando lo schema del 40% da assegnare come priorità ai proprietari dei banchi”.  Nel 2013 una legge regionale e un protocollo d’intesa con le associazioni hanno stabilito che nelle gare di assegnazione delle concessioni di suolo pubblico si sarebbe dovuto assegnare un punteggio all’anzianità di esercizio dell’impresa.