Da sabato mattina gli allievi di Tavarnelle che frequentano scuole e palestre di via Allende si scalderanno a legna. Come avveniva un tempo. Solo che anziché un grande camino a fornire calore sarà una centrale termica a biomasse collocata nell’area esterna del plesso scolastico e destinata a bruciare scarti agricoli raccolti tra i boschi e le rive della Pesa. Energia alternativa inserita in un virtuoso sistema di filiera corta che riscalda e produce acqua calda a costi e impatto ambientale pari a zero. Con notevoli vantaggi in termini di abbattimento di produzione di CO2 in atmosfera e di convenienza finanziaria. Dalle tasche comunale infatti non uscirà un centesimo per l’acquisto della biomassa che, secondo i contenuti di una convenzione, verrà fornita gratuitamente dal Consorzio di Bonifica Toscana Centrale, l’ente che si occupa della pulitura e della manutenzione delle aree boschive del fiume Pesa.
Le due caldaie a biomassa hanno una potenzialità termica di kw 348 per la produzione di acqua calda alla temperatura di 95° con una pressione di 2 bar. Il cippato viene bruciato in una camera di combustione, dove la temperatura varia tra 900 e 1300 °C.