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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Artigianato, sempre meno credito concesso alle imprese della Toscana

Denaro sempre più scarso e più costoso per artigiani e piccole imprese della regione. Confartigianato: "La rigidità del credito ostacola la ripresa"

“Il denaro sempre più scarso e più costoso per artigiani e piccole imprese non depone certo a favore del rilancio della nostra economia: il credito è indispensabile per la ripresa degli investimenti e per rimettere in moto il sistema produttivo. La rigidità a concedere fiducia ai piccoli imprenditori rischia così di ripercuotersi come un boomerang sugli stessi istituti di credito”. Così Alessandro Vittorio Sorani, presidente di Confartigianato, commenta il rapporto sui finanziamenti ad artigiani e piccole imprese elaborato dall’ufficio studi dell’associazione. 

La ricerca indica che a settembre 2016 il totale complessivo del credito concesso alle imprese artigiane della Toscana ammontava a 3.865 milioni di euro, in calo di 248 milioni rispetto all’anno precedente: -6%, quasi il doppio della contrazione dei prestiti registrata dalla globalità delle imprese nello stesso periodo (-3,2%). La Toscana risulta inoltre una delle 12 regioni italiane con trend congiunturale dei prestiti all’artigianato in peggioramento, avendo registrato a settembre 2016 una flessione rispetto al trimestre precedente.

In rosso e ancora in peggioramento rispetto al 1° trimestre 2016 anche la situazione di tutte le province: a settembre 2016 su settembre 2015, -14,9% per i prestiti concessi alle imprese artigiane di Arezzo, -8,9% a Massa Carrara, -5,8% a Grosseto e Prato, -5,3% a Firenze, -5,2% a Siena, -4,1% a Pistoia, -3,4 a Pisa, -3,1% a Livorno e -2,9% a Lucca. 

Pesante anche il conto pagato da artigiani e piccole imprese sul versante dei tassi di interesse: a giugno 2016 alle imprese toscane con meno di 20 addetti è stato applicato un tasso medio dell’8,10%, 340 punti base in più rispetto alle imprese medio-grandi. Un tasso, inoltre, superiore a quello medio italiano pari al 7,58%.  “La situazione inoltre – prosegue Sorani – è resa ancor più critica dalla debolezza del sistema bancario toscano: i problemi storici di Mps e BancaEtruria e le recenti notizie su Chianti Banca non rendono certo la vita facile alle piccole imprese. Paradossale poi – conclude il presidente degli artigiani fiorentini – che proprio mentre le aziende tornano, dopo uno stop di alcuni mesi, a chiedere credito per investire e non solo per liquidità, le banche stringano ulteriormente i cordoni della borsa”.

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