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Economia Campi Bisenzio

Apertura del ristorante bloccata dalla mancanza di personale: "Cerchiamo da un anno"

Inaugurati due locali ma per il terzo la proprietà dovrà aspettare di completare la squadra

"Sono riusciti ad inaugurare solo due dei tre locali che avevano in programma di aprire per mancanza di personale. "Mancano camerieri, chef, lavapiatti. Sono figure introvabili" spiega Raffaele Madeo, titolare di Pizzaman, la catena di pizzerie fiorentine che lunedì ha aperto due locali nel quartiere di San Donato: "Fish&Family", un ristorante di pesce che alternerà le specialità di mare, e "Fuori Corso", un pub con cocktail e selezione di birre artigianali. E' slittata invece almeno a settembre 2022 l'inaugurazione a Campi Bisenzio di Grill House, una steak house lungo la Barberinese che si propone come novità grazie al suo beer garden. 

"I tre locali avrebbero dovuto aprire insieme, i due a Novoli e l'altro a Campi ma non ce l'abbiamo fatta. Da quasi un anno stiamo cercando personale, ma non siamo riusciti a completare la squadra. Quindi quella a Campi del Grill House è slittata a data da destinarsi" chiarisce Madeo che è anche presidente di Tutela Nazionale Imprese (TNI).

Non riesce a trovare camerieri? Possibile?
“Può sembrare strano, ma come accade in altri settori, anche quello della ristorazione è messo in ginocchio dal fatto che è difficilissimo trovare personale”. 

Di quanto slitta la vostra nuova apertura?
“Era prevista per maggio, noi ci auguriamo a settembre, ma ancora non è detto”.

Quale pensa sia a ragione per cui non si trova personale?
“Molti lavoratori, è successo anche con qualche nostro dipendente, nel periodo di chiusure e restrizioni a causa della pandemia si sono reinventati, hanno trovato lavoro altrove, specie nella grande distribuzione. E lì sono rimasti. Poi sicuramente una causa è il reddito di cittadinanza. Tra un part time da 800 euro e il reddito di cittadinanza si preferisce il secondo”.

Saranno anche gli orari di lavoro della ristorazione?
“Beh, il nostro è un lavoro duro. Si lavora i fine settimana, durante le festività, quando gli altri sono in vacanza. Ci vuole passione, come in tutti i lavori”.

Ha provato con gli studenti magari universitari?
“In questo momento non ci sono universitari disponibili a lavorare. Speriamo con tutto il cuore che da ottobre ci sia qualche studente che voglia lavorare part time. Infatti l'apertura di Campi è stata rimandata perché non si trova nessun tipo di personale”.

Senta ma non è che è un problema di stipendi? 
“No, i nostri dipendenti sono retribuiti adeguatamente. Applichiamo il nuovo contratto nazionale del turismo di FederTerziario, che è stato firmato da poco. Il nuovo Ccnl, altamente innovativo, raccorda per la prima volta le necessità di flessibilità organizzativa delle imprese con il diritto alla fruizione del tempo libero e alla valorizzazione professionale dei lavoratori. In tal senso si muovono due importanti novità, come la possibilità di frazionare la fruizione dei periodi di ferie e l’avanzamento al sesto livello di minimo retributivo per le risorse aziendali. Il contratto mette a disposizione una serie di servizi di welfare bilaterale che, oltre a fornire strumenti di crescita per imprese e lavoratori, possono favorire la creazione di un clima sereno e produttivo all'interno dell'attività”. 

Cosa suggerisce?
“Ripensare al reddito di cittadinanza, che di per sé non è uno strumento negativo, anzi, aiuta chi davvero chi è in difficoltà. Ma bisognerebbe per esempio che fosse sospeso quando un giovane trova lavoro, anche a termine, in modo da incentivare i ragazzi a tornare a lavoro. E poi dovremmo poter collaborare attivamente con i centri per l'impiego, accedendo alle liste di chi percepisce il reddito di cittadinanza e sta cercando un'occupazione. Sicuramente c'è anche un problema di incrocio domanda e offerta”.

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