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Economia

Aeroporto di Peretola, Rossi: “Potenziamento solo con la holding”

Il presidente della Regione Enrico Rossi torna sul capitolo dell'aeroporto di Peretola spiegando che il potenziamento sarà possibile solo con la costituzione della holding

O insieme o salta tutto. E’ questo l’ultimatum lanciato dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ai due aeroporti toscani di Firenze e Pisa. Una volontà precisa, l’ultima prima che si chiuda il 2012. Il Vespucci a braccetto del Galileo altrimenti la variante al Pit per la piana fiorentina, l’unico strumento politico che può consentire il potenziamento dello scalo di Peretola, rimarrà ferma al palo. Rossi infatti questa mattina, nella conferenza stampa di fine anno, è stato cristallino: la variante al Pit “andrà in porto solo se si costituisce la holding” con le società che gestiscono gli aeroporti di Firenze e Pisa.

“Senza – ha continuato – metterei Pisa a rischio economico, e Firenze a rischio ambientale, e non è giusto che sia così”. Rossi ha quindi vincolato alla costituzione della nuova società l’approvazione in Consiglio regionale della variante, che sarà approvata dalla giunta probabilmente nella prima seduta del 2013. Adf e Sat, secondo il governatore della Toscana, “non si devono far concorrenza anche loro, devono integrarsi perché possono avere funzioni diverse, a Pisa i volumi e a Firenze i margini. Dopodiché ai tecnici, che sono più bravi di me, stabilire il quando, il come, e il cosa. L'importante è che esista una struttura in grado di governare il sistema”.

Non a caso la Regione oggi detiene il 16,9& di Sat e il 4,893% di Adf. Il disegno del governatore pare sia quello di entrare come Regione in entrambi i cda per congiungerne magari le parti e mettere fine ad un tormentone politico ed economico che dura da oltre 30 anni. Ma c’è un però; l’Ente attualmente non conta ancora alcun membro nel consiglio di amministrazione di Adf: “A primavera si dovranno ridiscutere gli assetti interni, e a quel punto tutelerà i propri interessi”, ha infatti sottolineato Rossi.

“Sono convinto – ha aggiunto Rossi – che l’aeroporto sia uno strumento strategico per il futuro della regione”, ma che questo vada inquadrato “in una prospettiva di carattere regionale. Ai soci pubblici ripeto quello che ho detto due anni fa: bisogna che le due società si mettano insieme”. Il presidente della Regione ha ricordato che “in questi anni abbiamo verificato se la pista obliqua si poteva fare o no, e abbiamo allargato l’ambito dell’intervento, dopo 30 anni in cui nessuna scelta era stata fatta”

VARIANTE – Il governatore ha quindi spiegato che con la variante “interveniamo a salvaguardia di una grande area agricola che nei prossimi 30 anni rimarrà vincolata, e sarà un polmone verde per l’area. Un altro punto del piano che presentiamo è un grosso intervento per la mobilità su ferro, e l’adeguamento dell’aeroporto con la pista ‘parallela convergente’ che, a giudizio dell’Enav, è la sola pista possibile”.

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