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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Aeroporto Peretola, l'assessore Marson: "La nuova pista a carico del proponente"

Secondo l'assessore regionale all'urbanistica: "Tutti i costi relativi alla realizzazione della pista di Peretola, ivi compresi le modifiche dell'assetto attuale, i ripristini e le mitigazioni, sono a carico del proponente"

Aeroporto di Peretola e nuova pista, quella parallelo convergente, quella che secondo la Regione sarà a carico del privato. “Tutti i costi relativi alla realizzazione della pista di Peretola, ivi compresi le modifiche dell’assetto attuale, i ripristini e le mitigazioni, sono a carico del proponente”. Non solo, per il progetto di qualificazione dello scalo “sono necessari alcuni interventi, a cura e spese del proponente, affinché la Regione possa esprimere parere favorevole in sede di valutazione del progetto”. Ad affermarlo, questa mattina, l’assessore all’urbanistica Anna Marson, rispondendo in Consiglio regionale a un’interrogazione del Pdl sulla variante al Pit e la qualificazione dell'aeroporto di Firenze.

Al centro dell’interrogazione, tra l’altro, le critiche mosse da alcuni amministratori locali contro il potenziamento dello scalo, chiesto da Adf, mosse anche durante le audizioni in sede di commissione. Marson ha ripercorso l’iter istituzionale seguito dalla Giunta con sessioni di progettazione partecipata ed estesa a tutte le amministrazioni competenti, per coordinare le pianificazioni urbanistiche comunali rispetto alla variante del Pit. L’accordo, ha ricordato, prevede per la Regione Toscana il ruolo di ‘stazione appaltante’ al fine di individuare gli advisors giuridici e finanziari incaricati della realizzazione degli studi di fattibilità.

L’assessore ha poi elencato alcuni interventi legati alla variante al Pit come la rinaturalizzazione delle aree aeroportuali non più necessarie da destinare a Parco agricolo della Piana; la salvaguardia della biodiversità; la compensazione a seguito di interferenze con siti di importanza naturalistica regionale; l’adeguamento del reticolo idraulico; e ancora gli interventi di mitigazione e compensazione per l'inquinamento atmosferico e acustico; la redazione della Valutazione di impatto sanitario che tenga conto delle principali previsioni nell'area, quali il termovalorizzatore e l'adeguamento autostradale, da allegare alla Via.

Il capogruppo Pdl Alberto Magnolfi si è detto “né soddisfatto né insoddisfatto ma sorpreso” dalla risposta dell’assessore. “In audizione – ha ricordato Magnolfi – sono state mosse non solo critiche ma accuse circostanziate e precise soprattutto dal presidente della Provincia di Prato e dal sindaco di Sesto Fiorentino. È stato detto che Enac ha scritto documenti cialtroni, che Irpet ha presentato ‘paginette’ già prodotte per Confindustria, che il piano finanziario non è credibile e che è stato ‘fatto tornare’”. Per Magnolfi “rimangono dubbi e perplessità anche sul percorso istituzionale non ci sono stati chiarimenti. Stiamo assistendo ad una brutta dissonanza”.

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