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Economia

Addio ai bottegai sotto casa ma il turismo regge

In 10 anni più di 6 mila negozi hanno chiuso in Toscana

Sono 6.530 le imprese del commercio tradizionale che sono scomparse in Toscana (108.465 le imprese scomparse a livello nazionale) negli ultimi 10 anni. Questi i dati che emergono da uno studio dell’Ufficio Economico di Confesercenti sulla base dei dati Istat e delle rilevazioni dell’Osservatorio su commercio e turismo di Confesercenti.Lo fa sapere Confesercenti. 

I bottegai non hanno retto alla crisi economico e neanche al cambiamento dei consumi: adesso molti acquistano online o nella grande distribuzione

A fronte dei numerosi negozi al dettaglio chiusi però la Toscana registra un dato positivo: dal 2007 sono aumentate del 17,4% le imprese legate al turismo

“La profonda recessione economica che abbiamo vissuto ed affrontato negli ultimi dieci anni ha profondamente influenzato e modificato il volto delle nostre città; sono cambiate le tendenze dei consumi e di conseguenza si è dovuta trasformare l’offerta economica. – afferma Nico Gronchi Presidente Confesercenti Toscana – Sempre più turismo nelle nostre città; crescono ristoranti, bar e attività ricettive e diminuiscono le attività del commercio tradizionale.”

“Ancora una volta il turismo si dimostra il settore economico trainante, ed in grado di influenzare il panorama delle attività urbane. Il commercio tradizionale continua a soffrire, a causa della debole ripartenza dei consumi. Anche se in Toscana si registrano numeri incoraggianti rispetto alle altre regioni italiane. – continua Gronchi – La nostra regione e le imprese che in essa si trovano ad agire riescono a rispondere in maniera più efficace alla crisi; grazie alla solidità del sistema economico e alla capacità di attrazione turistica.”

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