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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Resta incinta a 12 anni: sospetto abuso sessuale in famiglia, fermato il cugino

I fatti si sono svolti in Romagna, il fermo a Firenze, dove l'uomo avrebbe cercato rifugio

Abusi sessuali ripetuti su una ragazzina di appena 12 anni, rimasta incinta e scoperta dai genitori ora all'ottavo mese di gravidanza.

Accusato di atti sessuali con minori e violenza sessuale aggravata è il cugino della ragazzina, 23enne, fermato a Firenze dai carabinieri ieri mattina, domenica 29 novembre.

I fatti sono accaduti in Romagna ma il 23enne, di origini sudamericane come la famiglia della ragazzina, sentendosi sempre più praccato dai militari, aveva cercato di fuggire riparando da alcuni familiari residenti nella nostra città.

In particolare, il via all’inchiesta risale allo scorso 4 novembre, quando i giovani genitori, residenti appunto in Romagna, avevano chiesto l’intervento dei carabinieri subito dopo aver scoperto che la propria figlia dodicenne versava in stato di gravidanza, all’ottavo mese.

La gravidanza, come riferiscono i carabinieri, era stata "accertata dai sanitari dell’ospedale dove la minore era stata inviata dal proprio pediatra - presso il quale i genitori avevano portato la figlia -, insospettito dall'anomalo rigonfiamento dell’addome".

Al termine della visita specialistica e ricevuto il responso dei medici, la minore aveva quindi raccontato ai propri genitori quanto successo. Le violenze sarebbero avvenute più volte, quando il cugino, approfittando di più occasioni in cui si era ritrovato da solo ad accudire la ragazzina - su richiesta degli stessi genitori di quest’ultima, costretti ad assentarsi per lavoro - avrebbe avuto con la 12enne rapporti sessuali completi, incurante delle possibili conseguenze.

Grazie alle indagini i carabinieri sono riusciti anche ad accertare che lo stesso 23enne si era reso protagonista, nello scorso mese di ottobre, di ripetuti tentativi di abuso nei confronti di un’altra dodicenne, anche lei cugina della prima vittima.

In questo secondo caso, i carabinieri hanno accertato che i tentativi di abuso sono consistiti in reiterati approcci e palpeggiamenti, a cui fortunatamente la seconda minore è sempre riuscita a sottrarsi.

Il 23enne ha poi tentato di far perdere le proprie tracce rifugiandosi presso alcuni parenti, residenti appunto a Firenze. I militari romagnoli, coadiuvati dai colleghi fiorentini, lo hanno però rintracciato nella mattinata di ieri al termine di un lungo servizio di osservazione e pedinamento. Dopo la notifica del fermo, il giovane è stato portato al carcere di Sollicciano, in attesa della convalida del provvedimento.

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