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Cronaca Santo Spirito  / Ponte Santa Trinita

Botte al liceo Michelangiolo: condanna di genitori e docenti del Machiavelli Capponi

Il collegio docenti diffonde una nota in cui condanna l’accaduto 

Genitori e docenti del liceo Machiavelli Capponi condannano a gran voce l’episodio che si è verificato il 18 febbraio scorso davanti al liceo Michelangiolo e che da giorni sta tenendo banco sulle cronache nazionali. Sull’episodio di violenza, ancora in fase di piena ricostruzione, nei filmati si vedono dei militanti di Azione studentesca colpire alcuni giovani dei Collettivi, si è espresso anche il presidente Sergio Mattarella alla consegna dei premi "alfieri della Repubblica". 

Il collegio docenti ha diffuso una nota dove condanna l’accaduto: “Come docenti, educatori e cittadini siamo stati profondamente scossi dall'aggressione avvenuta sabato 18 febbraio in via della Colonna, perpetrata ai danni di alcuni studenti del Collettivo del Liceo Michelangiolo da parte di giovani esponenti di Azione studentesca. All’accertamento della dinamica dei fatti sta provvedendo l'autorità giudiziaria, ma noi vogliamo unirci alle parole di ferma condanna di quanto accaduto, già pronunciate da varie Istituzioni scolastiche e cittadine con parole che riteniamo universalmente condivisibili e fondanti per la comunità scolastica. Nell’esprimere dunque il nostro netto rifiuto della violenza come strumento di risoluzione del conflitto, nonché del linguaggio e delle pratiche intimidatorie e antidemocratiche dell'odio organizzato, ribadiamo altresì il nostro impegno a esercitare la funzione di educatori nella formazione di cittadini attivi e consapevoli, aperti al confronto civile e al pluralismo politico, in sintonia con i valori della nostra Costituzione nata (non dobbiamo mai dimenticarlo) dalla Resistenza al nazifascismo”.  

Gli fanno eco i genitori del Machiavelli Capponi che hanno fatto sapere di essere “molto preoccupati del clima che si sta instaurando tra i nostri giovani, e ci uniamo al coro di condanna arrivato dalla società civile e da tante istituzioni scolastiche contro ogni forma di violenza e prevaricazione. La risposta non può che passare da parole chiare: rispetto, ascolto e pace sociale. Non può esservi alcuno spazio di strumentalizzazione su questi valori.
Crediamo nella parte buona dei giovani di questa Società, di chi sa dialogare e vivere in pace rispettando ogni differenza, e che troppo spesso non trova negli adulti un esempio da imitare. Ci auspichiamo che istituzioni e famiglie rispondano con una voce sola contro ogni forma di violenza. Restiamo convinti che la Scuola, ogni scuola ed anche la nostra scuola, abbia un necessario compito: rappresentare il luogo dove le coscienze si formano e il vivere civile si insegna, prima e sopra ogni materia curricolare, perché una ferma distinzione fra diritti e doveri è il bagaglio essenziale di questi futuri adulti. Con atti e parole di chiarezza”.
 

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