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Cronaca

Violenza contro le donne: percorso gratuito per rieducare stalker e bulli

L’importanza di sostenere e tutelare le vittime di stalking, violenza domestica e cyberbullismo nonché di rieducare gli artefici di tali condotte

Nel corso degli anni la polizia di Stato si è sempre più avvalsa di strumenti predisposti a dare maggiore incisività ed efficacia all’azione di prevenzione e contrasto alla cosiddetta violenza di genere, non solo ponendo in primo piano la sicurezza e la tutela delle vittime, ma responsabilizzando anche gli artefici di tali condotte.

Da qui la necessità di sviluppare, con la preziosa collaborazione di altri Enti, anche una capacità di analisi preventiva di questi particolari fenomeni delittuosi, mirata a cogliere ogni segnale di criticità per individuare e neutralizzare tempestivamente la forma più infida della violenza, quella che si annida tra le mura domestiche e nelle relazioni affettive.

Proprio in tale ambito, questa mattina il questore Maurizio Auriemma e la presidente e legale rappresentante Centro Italiano per la Promozione della Mediazione (CIPM) Silvia Schiraldi hanno firmato alla presenza del presidente generale del CIPM Paolo Giulini, il protocollo d’intesa denominato “ZEUS”.

Il protocollo, già sottoscritto in altre città italiane (a Bergamo proprio dallo stesso questore Auriemma), è promosso dal ministero dell’Interno - Direzione Centrale Anticrimine e si pone come obiettivo prioritario la tutela delle vittime di particolari tipologie di reato, per lo più donne e minori, attraverso la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di stalking, violenza domestica e cyberbullismo in tutte le loro manifestazioni.

Questo avviene attraverso mirate azioni a carattere preventivo: con una strategia di tutela delle vittime e una di sensibilizzazione e rieducazione degli autori o potenziali autori di illeciti, oltre che con l’utilizzo di strumenti, oramai fondamentali, come l’Ammonimento del Questore.

L’Ammonimento è infatti uno strumento molto importante perché, prima che si arrivi ad instaurare un vero e proprio procedimento penale o a condotte che sono penalmente punibili, si interviene, con una sorta di “cartellino giallo” sul soggetto “maltrattante”, avvisandolo e facendogli capire - in modo che possa “fermarsi prima” - che quello che sta facendo è sbagliato e pericoloso,

Il CIPM attua invece strategie di intervento nei confronti di coloro, anche minori, che si rendono responsabili di questi comportamenti, offrendo percorsi e trattamenti integrati, grazie ad una equipe di lavoro multidisciplinare formata da diverse tipologie di professionisti tra i quali criminologi, avvocati, psicologi e mediatori.

Sulla base del protocollo, la Questura di Firenze, al momento dell’esecuzione del provvedimento di ammonimento fornisce ai relativi destinatari, i riferimenti del centro specializzato in materia che offrirà gratuitamente i suoi servizi attraverso le proprie sedi di Firenze e Montemurlo. La successiva adesione al programma proposto per la prevenzione delle condotte a rischio sarà comunque rimessa alla volontarietà della persona ammonita.

Nell’ambito di questa stretta collaborazione con la polizia di Stato saranno programmati anche incontri cadenzati finalizzati all’analisi di eventuali criticità emergenti e alla trattazione di eventuali proposte migliorative.    

Il protocollo Zeus - che con il suo nome evoca il primo caso noto di maltrattamento nella mitologia greca costituisce un modello d’azione innovativo ed efficace, che amplia l’efficacia dello strumento di natura amministrativa dell’Ammonimento del Questore.

Presente alla sottoscrizione dell’accordo anche il Dirigente della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Firenze Alfonso Di Martino. Nel corso del 2021 la Divisione Anticrimine fiorentina ha trattato 94 istanze di Ammonimento con l’emissione di 7 provvedimenti, 6 per atti persecutori e 1 per violenza domestica, di cui 3 d’urgenza. Sono invece sei gli Ammonimenti per atti persecutori emessi dall’inizio del 2022 ad oggi e 27 le istanze trattate al momento.

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