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Cronaca Piazzale del Poggio Imperiale

I fantasmi di Firenze: Villa del Poggio Imperiale e lo spirito di Gian Gastone

Sono molte le storie di fantasmi che infestano case, castelli e ville, una di questa riguarderebbe la villa del Poggio Imperiale

Sono molte le storie di fantasmi che infestano case, castelli e ville, una di questa riguarderebbe la villa del Poggio Imperiale, appartenuta ai Baroncelli, ai Pandolfini, e ai Salviati per poi essere confiscata da Cosimo I che, nel 1565, la donò alla figlia Isabella sposa di Paolo Giordano Orsini.

Si narra infatti che lo spirito dell’ultimo Granduca de' Medici di Toscana Gian Gastone, morto nel 1737, si trovi ancora lì e che manifesti la sua presenza con urla, fruscii, rumori di passi e di catene.

Nel 1622 venne acquistata dalla granduchessa Maria Maddalena d'Asburgo che la ampliò e abbellì su progetto di Giulio Parigi, il quale provvide anche a dotarla di un imponente viale di accesso che la collegava con il piazzale di Porta Romana. Nel 1624 i lavori vennero terminati e fu chiamata ‘del Poggio Imperiale' in ricordo e in onore della granduchessa che l'aveva rinnovata.

Su ordine della granduchessa Vittoria della Rovere nel 1681 vennero realizzati altri lavori.

Dopo quasi un secolo, nel 1765, la villa fu scelta da Pietro Leopoldo come residenza sua e della moglie per la bellezza degli ambienti e della posizione. Vennero fatti altri lavori di miglioramento, fu incaricato l'architetto Niccolò Gaspero Maria Paoletti.

Nel 1814 vennero eseguiti gli ultimi lavori: vennero costruiti i due avancorpi laterali con portici sulla stessa facciata. Questo intervento fu l’ultimo e diede alla villa l’aspetto neoclassico che ha tutt’ora.

Nel 1864, nell'imminenza del trasferimento della capitale da Torino a Firenze, il governo cedette la villa all'Educandato Femminile della Santissima Annunziata di Firenze, che ancora la occupa.

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