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Cronaca

Il vicensindaco Nardella avvisa i tassisti: “Abbassare le tariffe”

Il vicesindaco del Comune di Firenze avvisa i tassisti si abbassare le tariffe ma il presidente di Confartigianato Taxi Firenze risponde: "Uscite come questa non aiutano certo il dialogo"

Palazzo Vecchio da un lato e i tassisti dall’altro, un confronto che si ripete. Un braccio di ferro che ieri è tornato ad essere d’attualità quando il vicesindaco Dario Nardella ha chiesto espressamente ai tassisti di abbassare le tariffe in quanto per i fiorentini la vettura bianca del servizio pubblico rimarrebbe una sconosciuta. Il numero due della Giunta Renzi si è fatto anche forte del sondaggio svolto lo scorso anno per il Comune in cui emergeva proprio la poca familiarità tra cittadini e servizio.

Nardella ha lasciato intendere che se le tariffe non verranno riviste al ribasso chiederà all’Authority un verdetto anticipato sulle licenze. Authority istituita dopo la non completa liberalizzazione, prevista dal decreto Cresci Italia, che dovrà stabilire se le 650 licenze fiorentine sono sufficienti. Il prossimo nove ottobre il faccia a faccia tra le parti a Palazzo Vecchio. Nardella chiederà il rinnovo del parco auto con veicoli ecologici entro 4 anni, e l'inserimento del bancomat su ogni taxi. Se ci sarà l'accordo non verrà chiesto l'anticipo.
Una linea quella del vice non nuova all'amministrazione, che ricalca la strada già intrapresa dal sindaco Renzi nel giugno scorso quando su facebook scriveva: “L'unico aumento su cui siamo pronti a discutere è l'aumento del numero delle licenze”.

Di contro c’è chi mette le mani avanti. ''Sgombriamo subito il campo: -  ha spiegato Simone Andrei, presidente di Confartigianato Taxi Firenze - il solo pensare di abbassare le tariffe taxi in un periodo in cui, solo nell'ultimi diciotto mesi, il costo del carburante e' aumentato del 40%, o e' uno scherzo o una provocazione. E, se e' uno scherzo, e' di pessimo gusto''.

 ''L'adeguamento Istat delle tariffe, e quindi il costo delle corse, a Firenze e' fermo da cinque anni: e' bene saperlo, e l'intera categoria, pienamente consapevole delle ripercussioni che la crisi getta sulla contrazione dei consumi, e quindi sull'utenza, ha fino ad ora capito e digerito la questione - prosegue Andrei - Uscite come questa non aiutano certo il dialogo ma, piuttosto, rischiano di inasprire gli animi all'interno della categoria, con buona pace delle proposte di confronto che l'amministrazione intende avanzare''.

Andrei ha poi rilanciato all’indirizzo dell’amministrazione:  “Come puo' qualcuno pensare che aumenti il numero dei nostri passeggeri se ci viene impedito l'accesso proprio alle zone verso le quali c'e' la maggior richiesta di servizio?''

 

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